[18/03/2009] Rifiuti

Legambiente Firenze: Un solo inceneritore nella Piana e porta a porta in tutta la città

FIRENZE. Il circolo fiorentino di Legambiente lancia le sue proposte ai candidati alle prossime elezioni amministrative sulla gestione dei rifiuti.
«Estensione della raccolta dei rifiuti ´porta a porta´ a tutta la città, un quartiere per volta, a partire dal Quartiere 4, per raggiungere gli obiettivi regionali del 65% di raccolta differenziata e del 15% di riduzione per il 2012 e quindi la verifica degli impianti già esistenti e del possibile azzeramento dell´inceneritore previsto nella Piana fiorentina».
E´ quanto affermano Angelo Cappelletti e Paolo Masserelli, rispettivamente presidente e responsabile rifiuti di Legambiente Firenze, proponendo un confronto pubblico sulla gestione dei rifiuti a tutti i candidati a sindaco di Palazzo Vecchio.

«Firenze sta già sperimentando il ´porta a porta´ nel borgo di Peretola e di Petriolo e la raccolta differenziata è passata dal 4 al 66% – proseguono Cappelletti e Masserelli - così come in altre città importanti come ad esempio Torino, dove in tre anni sono state già coinvolte 250 mila persone, e a Novara, dove è stato superato il 70% di raccolta differenziata dei rifiuti, con la differenza che a Firenze – fanno notare i due rappresentanti di Legambiente - per la raccolta differenziata siamo appena al 37,2%, invece del 45% previsto per il 2008, e rimane prioritario l’inceneritore nella Piana».

Legambiente Firenze sottolinea che «la Provincia di Firenze insiste nel voler costruire tre ‘termovalorizzatori´ a Greve, alla Rufina e nella Piana fiorentina, quando nell’anno 2012, se fosse raggiunto l’obbiettivo del 65% di raccolta differenziata e del 15% di riduzione, per la parte rimanente del 20%, potrebbe essere sufficiente costruirne uno soltanto per tutta l’area interprovinciale di Firenze-Prato-Pistoia. Infatti - continua Legambiente Firenze - con l’istituzione dell’ATO Centrale che comprende tutti i Comuni delle Province di Firenze, Prato e Pistoia, occorre programmare delle strategie comuni, compreso l’ubicazione degli impianti, e rifare un nuovo piano dei rifiuti inter-provinciale, azzerando quelli esistenti a partire da quello della Provincia di Firenze».

Per Legambiente Firenze altri interventi utili, potrebbero essere la raccolta domiciliare della frazione organica per mercati, ristoranti, case di cura, scuole, il contenimento della vendita di acqua minerale naturale in bottiglie e l’estensione dell’uso dell’acqua di rubinetto e la vendita all’interno dei supermercati di prodotti alla spina come detersivi, latte, vino e pasta.

«Si tratta di buone pratiche già in uso in altre città – concludono Angelo Cappelletti e Paolo Masserelli - e se adottate anche a Firenze, potrebbero davvero portarci a ridurre i rifiuti in modo significativo, così come ci chiede la Regione».


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