[17/03/2009] Comunicati

G20, Merkel e Sarkozy non dimenticano lo sviluppo sostenbile

LIVORNO. Pranzo di lavoro oggi al Quirinale per il premier Silvio Berlusconi. Accompagnato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta, Berlusconi, oltre che dell´orientamento del governo a varare il ´´piano casa´´ sotto forma di decreto legge, informerà il capo dello Stato sul vertice dell´Unione europea che si terrà a Bruxelles giovedì e venerdì prossimi, in cui saranno affrontati i principali temi economici in agenda del vertice del G20 del prossimo 2 aprile a Londra.

E proprio sui temi economici del G20 tornano a parlare oggi anche il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. In un messaggio congiunto alla presidenza di turno ceca dell´Ue e al presidente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso in vista del G20 di Londra, sostengono che L´Unione europea «dovrebbe sostenere una nuova carta dell´attività economica sostenibile come quadro di lavoro degli Stati e delle istituzioni internazionali». Questa carta, aggiungono i due premier «dovrebbe essere fondata sui principi del mercato mantenendo però l´obiettivo di garantire un’economia mondiale stabile, socialmente equilibrata e rispettosa dello sviluppo sostenibile».

Quasi una risposta alle esternazioni del premio Nobel per l´economia, Paul Krugman che si è proclamato «deluso» dalla risposta finora data da Stati Uniti e Unione Europea alla crisi finanziaria ed economica, definendola «inadeguata». Una scarsa attività che deriva-secondo Krugman- in parte alla mancanza di una «autorità fiscale centrale come c’è negli Stati Uniti», in parte da una «leadership poco valida» Quindi l’unica cosa da sperare, secondo il Nobel è «un coordinamento tra i governi» per mettere in atto una politica economica più energica di quanto fatto sino ad ora. «Tuttavia- conclude Krugman, in un suo intervento su Repubblica- se i suoi rappresentanti politici inizieranno a dar prova di vera e autentica leadership, l’Europa di sicuro potrà ancora dimostrare agli scettici che si trovano dalla parte del torto».

Una sollecitazione che sembra essere suonata come una vera e propria sveglia per Merkel e Sarkozy, forse anche preoccupati della statura politica del loro collega ceco, Mirek Topolanek, attualmente presidente di turno dell’Unione europea.

Torna all'archivio