[16/03/2009] Consumo

Le associazione toscane dei consumatori saranno più attente alla sostenibilità

LIVORNO. Le associazioni dei consumatori in Toscana non si occuperanno solo di tutelare i diritti degli utenti, ma saranno promotrici anche di nuvi stili di vita più attenti all’ambiente.
E’stato infatti dato il via libera dal Comitato regionale consumatori e utenti, l´organismo che raccoglie i rappresentanti delle 12 associazioni dei consumatori attive in Toscana, al documento di attuazione 2009, un atto che raccoglie le linee generali delle politiche regionali in materia voluto dall´assessore Eugenio Baronti.

«Le associazioni hanno fatto e stanno facendo un buon lavoro – ha detto Baronti – per la difesa dei cittadini da truffe e abusi, ma davanti alle nuove sfide della modernità dobbiamo darci nuovi obiettivi e nuovi strumenti. Con questo Documento abbiamo chiesto alle associazioni di farsi promotrici tra i cittadini di corretti stili di vita, di educarli a un consumo più sostenibile».

Per il 2009 infatti l´assessore Baronti e il settore tutela dei consumatori hanno evidenziato alcuni temi sui quali far convergere iniziative di sensibilizzazione, campagne di comunicazione e progetti di ricerca.

L´obiettivo è far crescere la domanda di prodotti ambientalmente e socialmente sostenibili e stimolare riguardo a questo tema la ricerca e l´opinione pubblica.
I grandi filoni trasversali sui quali si lavorerà sono il risparmio energetico, la promozione delle fonti di energia rinnovabile, la raccolta differenziata dei rifiuti, il compostaggio domestico, la riduzione degli imballaggi e l´erogazione di prodotti (detersivi, acqua, latte crudo, ecc) alla spina da realizzare attraverso accordi con la piccola, media e grande distribuzione. La Regione, inoltre, fornirà sostegno logistico e consulenza per la nascita dei nuovi Gas (gruppi di acquisto solidale) e per la promozione della filiera corta e dei farmer´s market.

«La Toscana – prosegue l´assessore – ha la vicepresidenza della rete europea Nepim, network per la promozione del consumo sostenibile nelle Regioni d´Europa. A livello nazionale le nostre linee saranno condivise anche da altre regioni, quali Puglia, Abruzzo, Marche, Piemonte e Lazio. Quanto più numerosi saremo a portare avanti il diritti dei cittadini a vivere in un´economia più sostenibile, tanto prima otterremo validi risultati».

Esperienze già attive in Toscana, dove le associazioni dei consumatori sono da tempo impegnate in iniziative di educazione al consumo rivolte alle scuole, alla diffusione dei gruppi di acquisto solidale (gruppi di cittadini autoorganizzati che acquistano prodotti in grande quantità direttamente da grossisti o produttori e poi li dividono all’interno del gruppo beneficiando di economie di scala), la vendita diretta dal produttore al consumatore (in punti vendita specifici o attraverso impianti di distribuzione installati dalla pubblica amministrazione, o altri metodi per promuovere la filiera corta e il consumo sostenibile.

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