[12/03/2009] Consumo

Livorno, una filiera corta anche per il pesce povero

LIVORNO. Si stanno velocemente diffondendo i mercati contadini che permettono un incontro diretto fra offerta (produttori) e domanda (consumatori). Si stanno diffondendo sempre più anche i Gruppi d’acquisto solidali (Gas) i gruppi organizzati di persone che acquistano direttamente dal piccolo produttore locale prodotti biologici in uno spirito di solidarietà e di vantaggio reciproco. Ma ci sono delle iniziative che vanno un po’ più in là. “La scuola di cucina in piazza”, che si terrà domenica 15 marzo nella piazza Pietro Gori di Rosignano Marittimo oltre a tendere al chilometro zero si propone di promuovere e valorizzare le specie ittiche meno conosciute attraverso un consumo consapevole. Una giornata all’insegna di dimostrazioni pratiche e assaggi culinari tenuti da chef ed esperti di “Peschintavola” (cooperativa nata per la promozione delle specie ittiche meno conosciute) per informare il consumatore sulla identificazione, manipolazione e cottura di un pesce “povero” in base alle sue caratteristiche. Una iniziativa che si inserisce in un progetto più ampio mirato all’attivazione del Centro per la Biodiversità alimentare nella struttura di Villa Pertusati di Rosignano nel Parco provinciale delle Colline Livornesi, che coinvolge il Gas di Castiglioncello e pescatori.

«Le iniziative – precisa l’Assessore della Provincia di Livorno Anna Maria Marrocco (Nella foto)– sono in linea con i compiti che un Parco deve avere. Inoltre costituiscono parte integrante del progetto che la Provincia sta portando avanti con l’obiettivo principale del recupero, della selezione e della valorizzazione di antiche sementi di varietà cerealicole e ortofrutticole locali, tramite l’attivazione di un centro per le Biodiversità alimentare nella struttura di Villa Pertusati di Rosignano in collaborazione con l’Associazione Rete dei Semi Rurali. Un progetto – continua l’assessore - che sarà anche allargato a razze e varietà locali di bestiame da allevamento da cortile, oltre che alle specie ittiche di minor pregio, in modo da offrire una valida alternativa di prodotti a filiera corta per consumo locale anche da parte degli alunni delle comprensorio scolastico».

L’intenzione della provincia dunque è quello di ampliare il campo d’azione. Per ora, infatti il pesce povero verrà distribuito attraverso un unico gruppo di acquisto (Gas) - che fra l’altro domenica potrà ricevere il suo primo ordine - ma l’intento è quello di coinvolgere altri gruppi d’acquisto ed altre associazioni di pescatori. «Anche perché - ricorda l’assessore – agevolare e stimolare queste attività “parallele” serve anche per limitare i danni della grande pesca oltre che creare nuove opportunità di ripresa del settore».

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