[11/03/2009] Comunicati

Topolino a impatto zero, le buone intenzioni ambientali della Walt Disney

LIVORNO. La Walt Disney company ha reso noto il suoi obiettivi ambientali strategici che la impegneranno per i prossimi 3-5 anni nella riduzione di: emissioni di gas serra, rifiuti, energia elettrica, utilizzo di carburanti e dell’impatto delle suo attività sull’acqua e gli ecosistemi.

Gli obiettivi sono compresi nel “Disney´s corporate responsibility report 2008” che entra nei dettagli dell’approccio della multinazionale dello svago per quel che riguarda la responsabilità dell’impresa, beneficenza, indicazioni nutrizionali, sicurezza online per i bambini, tutela delle diversità sul posto di lavoro.

L’amministratore delegato della Disney, Robert A. Iger, ha detto che «La Disney vuole rendere marchi e prodotti più attraenti, rafforzando i nostri legami con i consumatori e facendo dell’impresa un posto di lavoro più gradevole, e costruire con buona volontà la comunità in cui operiamo. Tutto questo costituisce un valore per gli azionisti».

Il rapporto, multimediale ed interattivo è disponibile online e fornisce una dettagliata panoramica della filosofia aziendale della multinazionale di Mickey Mouse divisa in cinque aree di attività: bambini e famiglie; contenuti e prodotti; ambiente, community e posto di lavoro.

Il documento contiene anche il primo inventario dei gas serra della multinazionale e quelle che la Disney definisce con enfasi “politiche pionieristiche” in materia di sana alimentazione e del divieto di scene in cui si fuma nei film.

La Disney vanta i 20 anni di lavoro del suo dipartimento degli affari ambientali come base per i nuovi obiettivi proposti negli ultimi due anni dall’Environmental council composto da alti dirigenti della company ed incaricato di sviluppare e attuare strategie sostenibili per l’impatto ambientale della Disney e per utilizzare i media per promuovere azioni positive.

Il senior executive vicepresidente della Disney, Thomas O. Staggs, ha sottolineato che «Mentre la Disney è sempre stata un leader nella gestione ambientale, si stanno prendendo misure ambiziose per contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future».

Queste ambiziose misure sono: zero rifiuti; zero emissioni di gas serra da combustibili attraverso le compensazioni; riduzione delle emissioni di gas serra indirette da consumo di energia elettrica; impatto positivo netto sugli ecosistemi; minimizzare l´utilizzo di acqua; ridurre al minimo l´ingombro dei prodotti; informare, responsabilizzare e attivare azioni positive per l´ambiente.

Alle buone intenzioni della multinazionale di Topolino sono giunti i complimenti incondizionati del presidente di Conservation international, Peter Seligmann, «Plaudiamo Disney per la sua leadership nell’aver adottando questi obiettivi, in particolare per una sfida in tempo di crisi per l´economia globale. La visione Disney sottolinea l’aumento dell’interesse per l´ambiente tra la gente in tutto il mondo e il crescente riconoscimento del fatto che la leadership ambientale può aiutare a rilanciare l´economia». Va detto che Conservation international ha fornito alla Disney la consulenza per i suoi nuovi obiettivi e traguardi.

La Walt Disney prevede di dimezzare le sue emissioni di CO2 da carburanti entro il 2012 e di portare ad emissioni zero i sui parchi di divertimento, le sue crociere marittime della Disney cruise line, gli uffici, gli stabilimenti di produzione e i negozi.

A lungo termine il gruppo prevede di ridurre a zero la quantità di rifiuti conferita in discarica (circa 300 mila tonnellate nel 2006), attraverso il riciclaggio spinto, il compostaggio e l’acquisto di materiali riciclati per fabbricare i suoi prodotti.

Entro il 2013, la Disney prevede di ridurre i suoi consumi di elettricità del 10% rispetto al 2006 e di sviluppare un piano per rivolgersi alle fonti rinnovabili per produrre elettricità.

Per realizzare l’obiettivo di zero emissioni dirette, la Disney punta sull’efficienza e il risparmio energetico e sulla sostituzione dei suoi carburanti ad alto tenore di CO2 con altri che producono meno emissioni di gas serra.

La multinazionale prevede anche di acquistare elettricità “pulita” e di investire in progetti di energie rinnovabili.

Però, come ammette anche Beth Stevens, vice-presidente per gli affair ambientali della Disney, la multinazionale «non ha fissato un orizzonte temporale definitivo» per quel che riguarda la riduzione a zero delle sue emissioni e che dovrà per questo affidarsi a tecnologie ancora in via di sviluppo. «Abbiamo fissato questi obiettivi come “aspirazioni”. Pensiamo che sia importante comunicare il senso dell’impegno».

Secondo il reverendo David Schilling, del Centro inter-religioso per la responsabilità delle corporations «E’ un buon sforzo di trasparenza e di divulgazione, ma il rapporto manca di misure indicative e di date precise, Fanno passare un messaggio che poitrebbe tradursi in “rimanete sintonizzati, stiamo per cominciare”».

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