[10/03/2009] Urbanistica

Un piano-casa ad uso e consumo dei ricchi

LIVORNO. Il piano casa dei ricchi. Questo e soltanto questo è quanto sta dietro all´annuncio del Presidente del Consiglio.
L´idea è stata lanciata per affascinare gli allocchi, per fare vedere che si fa qualcosa contro la crisi, non per altro, salvo andare a beneficio di chi ha una villa e così potrà ampliarla, il perchè è presto detto, per sommi capi:

1. ci sono strutture da realizzare e quasi tutta l´italia deve rispeattare le norme antisismiche e l´intervento non può dunque risolversi nel semplice amplaimento dell´appartamento al quinto piano, ma deve prevedere l´adeguamento sismico dell´interom immobile

2. ci sono da rispettare le norme del codice civile, a meno che non si voglia abrogare anche quello, ovvero distanze dai confini, distanze tra fabbricati, distanze tra pareti finestrate, distanze dalle strade (per queste esiste anche il codice della strada);

3. ci sono le norme di tuteladel paesaggio, vincolate con decreto specifico, oppure ex legge 431/1985;

4. come dimostrano le statistiche negli ultimi anni si è costruito moltissimo, ma non si è costruito quello che serve, cioè alloggi per l´affitto a canoni compatibili con gli stipendi, alloggi di edilizia economica e popolare, alloggi di edilizia convenzionata che ricordiamolo, finiti i contributi Gescal, non esiste praticamente più;

5. l´urbanistica è materia di competenza legislativa regionale, quindi una norma generale come quella ipotizzata, è forse anche incotituzionale;

6.perchè venire fuori ora con questa norma quando il governo qveva a suo tempo proposto di annientare gli incentivi per la bioarchittetura, la realizzazione di impianti solari?

7. se si devono rispettare queste norme, in particolare quelle ai punto 1 e 2, si potrà ampliare solo la villa che gode di un bel giardino o di un parco e questi potranno anche installare i pannelli fotovoltaici perchè 5 anni per recuperare il 55% dell´investimento non sono un problema finanziario; ovvero la norma è solo in favore di chi già ha;

Dopo ci sono le questioni urbanistiche, concretissime, ma solo dopo, perchè si deve rendere evidente che questa norma non va a beneficio che di pochi, cioè non serve.

D´altra parte già molte regioni offrono bonus dimensionali a condizione di realizzare interventi di bioarchitettura, e altre regioni hanno già semplificato le procedure per pervenire alla apertura dei cantieri. Ovvero il dato reale è che arrivare all´apertura dei cantieri è un percorso sì complesso, ma sostanzialmente periglioso perchè all´origine di tutto sta una organizzazione desueta delle professioni. Cioè quella struttura fatta di studi di un singolo professionista, che questo parlamento e quello prima ancora insieme alle oligarchie degli ordini professionali hanno difeso e continuano a difendere, che non sono oggettivamente in grado di rispondere alla sfida della realizzazione di un progetto attuale non tanto per il "disegno", sicuramente per la qualità tecnologica, ma che nessuno ha mai pensato di cassare, favorendo e incentivando concretamente, il passaggio a società di progettazione.

Ora se l´uscita estemporanea del presidente del Consiglio dovesse servire ad una riflessione più ampia e ad una reale valutazione delle necessità, potremmo anche dargli il benvenuto, ma è così?
oggi possiamo solo dire che bene hanno risposto il Pd con Franceschini ed anche l´Udc... poi, aspettiamo, ma vigili!

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