[16/05/2006] Energia

Truglio (Verdi) sull´offshore : «Prima il referendum poi il dialogo»

LIVORNO. Andrea Molco e Gina Truglio sono i due nuovi portavoce provinciali dei Verdi eletti nel corso del congresso delle federazione livornese. Gina Truglio (nella foto), neomamma ed ex assessore al sociale di Portoferraio, interviene subito sulla questione offshore: «Rimandiamo alla commissione internazionale il parere del rischio industriale, ma ci aspettiamo un confronto e una risoluzione ai problemi che coinvolgono il benessere nostro e delle generazioni future, in vista anche della prossima stesura, da parte del Governo dell´Unione, del piano energetico nazionale. In questo contesto il referendum sull´offshore diventa la condizione essenziale per un nuovo scenario di dialogo con la maggioranza».

Gina Truglio poi corregge un po’ il tiro: «Non dico che senza referendum chiuderemo alla maggioranza – spiega – perché le chiusure non portano mai buoni risultati, ma riteniamo che far fare questo referendum sarebbe lo strumento democratico per eccellenza che dimostrerebbe anche un interesse della maggioranza verso il nostro partito e verso tutti i cittadini. Poi se la maggioranza avrà delle proposte alternative da presentarci saremo felici di parlarne».

Truglio ricorda che la sola provincia di Livorno produce già il 70 per cento di energia della Toscana e sottolinea che il nuovo impianto sarebbe il primo al mondo, e che verrebbe istituito all´interno del Santuario dei Cetacei.

«Per noi - chiarisce la nuova portavoce - la soluzione ideale parte dal gasdotto di Piombino e riaffermiamo con forza il principio delle energie rinnovabili e del risparmio energetico. Punto primario della nostra politica è la qualità della vita, quindi una riduzione dei rischi di qualsiasi genere a partire da quelli industriali».

Gina Truglio, che da elbana conosce benissimo gli enormi problemi dell’isola, promette di impegnarsi «per rilanciare e riappropriarsi del Parco dell’Arcipelago, dopo anni di abbandono dovuto al commissariamento del governo Berlusconi: ora serve un presidente vero che faccia il bene di quello che è il più grande parco marino d’Europa».

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