[06/03/2009] Trasporti

Riccardo Conti: «Livorno nodo europeo della logistica grazie a Pontremolese e Alta capacità»

LIVORNO. Nel pacchetto sulle grandi opere al tavolo della riunione odierna del Cipe (Comitato interministeriale programmazione economica) ci sarà oggi anche una infrastruttura che riguarda la Toscana. Nel pacchetto su cui dovrebbe essere messo un gruzzolo di ben 16miliardi di euro, secondo quanto sostenuto dal ministro delle infrastrutture, Altero Matteoli, ci saranno anche tranche (forse due forse tre) della linea ferroviaria Pontremolese, del cui raddoppio si parla da anni, e che permetterebbe collegamenti ferroviari - non più con tempi faraonici - sia per le persone sia per le merci e quindi un collegamento veloce tra i porti della Toscana e del Levante Ligure con il nord dell’Europa.
O almeno questa sembrava essere la strategia dei trasporti in Regione, almeno sino a quando non si è inserito il progetto dell’alta capacità su Firenze.

Sul progetto del raddoppio della linea ferroviaria pontremolese potrebbero però esserci ancora problemi, questa volta legati più a questioni operative che non economiche, sembra infatti che a mancare questa volta siano i progetti esecutivi. Ne abbiamo parlato con l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, a cui abbiamo chiesto qual è la situazione toscana delle infrastrutture strategiche per la logistica dei trasporti delle persone e delle merci.

«Bene che il Cipe approvi il raddoppio della Pontremolese, anche se mi sembra che stiamo parlando ancora del tratto emiliano, ma comunque significa che quel progetto va avanti».

Anche se la strategia dei trasporti in Toscana sembra che si sia spostata più sull’asse di Firenze che non su quello del valico della pontremolese?
«L’alta capacità su Firenze è una grande occasione per creare una piattaforma logistica toscana al pari di quelle europee».

Ma il sottopasso a che punto è?
«E’ stato approvato dal Cipe nella scorsa legislatura ed è già finanziato. L’appalto è già stato aggiudicato; entro marzo dovrà andare all’Osservatorio ambientale per verificare l’ottemperanza del progetto, così come previsto dalle procedure dopodichè si potrà procedere all’apertura dei cantieri, che tra l’altro per lo scavalco sono già partiti».

Quindi Firenze si confermerà il nodo della logistica dei trasporti toscani e si sposterà il baricentro che prima era sulla Pontremolese?
«Non sono d’accordo nel dire che Firenze è il nodo. Il nodo è Livorno che diverrà l’anello della piattaforma logistica costiera che collegherà il Tirreno con Lombardia e Veneto e potrà diventare un terminal europeo.
La pontremolese è una delle opere complementari che servirà come servizio logistico di raccordo tra la costa toscana e l’asse emiliano, come lo saranno le altre opere ferroviarie su cui stiamo investendo e su cui abbiamo fatto un accordo con le ferrovie per i nodi ferroviari Pisa-Livorno, Collesalvetti-Vada per creare sempre più un collegamento nave-ferro. In tutto questo l’aver scelto il tunnel per l’alta velocità su Firenze ci ha dato la possibilità di poter avere l’alta capacità e quindi oltre alle merci poter avere come ricaduta il fatto di ottenere il progetto 500mila toscani in treno e di utilizzare le ferrovie toscane come una sorta di metropolitana regionale».

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