[06/03/2009] Comunicati

Le donne nutrono il mondo

LIVORNO. In occasione dell’8 marzo, giornata internazionale della donna, l’International alliance against hunger (Iaah - Alleanza internazionale contro la fame), una partnership volontaria di organizzazioni internazionali, non governative e locali che lottano contro la fame e la malnutrizione nel mondo, fa appello a tutti i suoi membri affinché agiscano in favore delle donne nelle zone rurali.

Secondo Kwesi Atta-Krah, neo-presidente dell’Iaah, «E’ vitale che si riconosca il lavoro e lo sforzo delle donne nel fornire alle proprie famiglie una dieta salutare, e si dia alle donne, ed in particolare a quelle che vivono nelle campagne, la possibilità di far sentire la propria voce e di decidere le loro priorità per quanto riguarda le politiche di sviluppo agricolo».

Le donne giocano un ruolo fondamentale in agricoltura e nell’assicurare la sicurezza alimentare delle loro famiglie nei paesi in via di sviluppo. Nelle zone rurali sono infatti le principali responsabili della coltivazione, preparazione e conservazione del cibo. Inoltre è loro compito occuparsi degli animali, nutrirli, procurare la legna e svolgere tutte le attività necessarie al raccolto nei campi.

Ecco alcuni dati: il 51% della forza lavoro agricola mondiale è composta da donne; molti studi hanno dimostrato che nel mondo le donne lavorano in media 13 ore in più degli uomini ogni settimana e questa differenza nel carico di lavoro è particolarmente marcata nel settore agricolo in Africa e Asia; nel sud est asiatico le donne sono circa il 90% della forza lavoro impiegata per la coltivazione del riso; nei Paesi meno sviluppati, il 23% delle famiglie nelle zone rurali ha una donna come capofamiglia.

Oltre ad essere le principali produttrici di cibo le donne devono allo stesso tempo occuparsi della cura dei bambini e degli anziani ed hanno un ruolo essenziale nel garantire una dieta corretta e bilanciata alle proprie famiglie, spesso coltivando legumi e ortaggi, preziosi per la salute e ricchi di micronutrienti.

«Nonostante tutto questo, la voce delle donne è raramente ascoltata dai legislatori e dai politici – dice Kwesi Atta-Krah - C’è bisogno di azioni e di politiche che garantiscano alle donne accesso paritario alle risorse, quali terra ed acqua, al credito ed all’innovazione tecnologica, e che aprano loro la strada verso la piena partecipazione ai processi decisionali e politici».

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