[05/03/2009] Energia

Siemens e Rosatom vogliono diventare i leader mondiali del nucleare

LIVORNO. Siemens e Rosatom hanno firmato un protocollo d’intesa per creare una joint venture per la produzione di materiale per il nucleare civile che dovrebbe permettere loro di diventare i leader del mercato nucleare mondiale. Un portavoce del gruppo tedesco, che riferiva le opinioni dell’amministratore delegato della Siemens Peter Löscher e di quello di Rosatom et Sergei Kirienko, ha detto a Ria-Novosti: «Quattro settimane dopo l’invito del primo ministro Vladimir Putin, abbiamo compiuto un passo importante verso il rafforzamento della nostra cooperazione».

Löscher (Nella foto con Putin) ha detto che l’accordo definitivo con il monopolista statale che gestisce i siti nucleari della Russia verrà firmato «al più tardi in maggio». L’accordo tra la multinazionale tedesca è stato accuratamente preparato il 3 febbraio, quando il presidente della Siemens incontrò Putin che propose di passare dalla realizzazione di «progetti puntuali» ad un partenariato a tutto campo con Rosatom per l’energia nucleare.

Secondo quanto ha reso noto la Siemens, l’accordo prevede lo sviluppo della tecnologia russa dei reattori VVER ad acqua pressurizzata, la Joint venture si occuperà anche di marketing e vendita, della costruzione di nuove centrali, della modernizzazione e del miglioramento dei siti esistenti. Le azioni della nuova Joint venture saranno detenute al 50% da Siemens e Rosatom.

La Siemens, visto che in patria il nucleare non gode del favore dell’opinione pubblica tedesca che pensa sia giusto dismettere le centrali esistenti, stringe un patto di ferro con il supermercato nucleare russo per prendersi una fetta di quel rinascimento nucleare che, secondo una nota della multinazionale, entro il 2030 dovrebbe arrivare a far costruire in tutto il pianeta «400 centrali nucleari, con un investimento globale di oltre 1.000 miliardi di euro».

Un piatto troppo ricco, con finanziamenti statali sicuri, spesso in Paesi autoritari e dittature che non si curano troppo delle turbolenze dei mercati e della libera concorrenza, che fa troppo gola per stare a sottilizzare sulla democrazia souvenir della Russia, sul suo vetusto nucleare sovietico e sulla sua aggressiva campagna di vendita atomica in tutto il mondo ed a tutti i regimi.

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