[04/03/2009] Comunicati

Dl sull´ambiente, c´è anche una non meglio definita ´promozione della sensibilità ambientale nelle scuole´

LIVORNO. Nella legge di conversione del decreto legge sulle misure straordinarie in materia di risorse idriche e ambiente (legge 13/09 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 28 febbraio) i temi trattati sono molteplici: si va dai rifiuti, all’acqua, all’utilizzo della carta negli uffici della pubblica amministrazione, al problema dell’inquinamento acustico a quello delle energie alternative e rinnovabili e si tocca pure quello relativo alla sensibilizzazione ai temi ambientali degli studenti della scuola superiore e dell’università.

Infatti con un disposto non presente nel testo originale del decreto sono introdotti anche i “Progetti di promozione della sensibilità ambientale nelle scuola secondaria superiore e nell’università”. Al fine della sensibilizzazione delle giovani generazioni in riferimento “alla conservazione di un ambiente sano, alla promozione delle prassi e dei comportamenti compatibili” il Governo parla di realizzazione di “progetti e iniziative di interesse generale nell’ambito dei sistemi di istruzione secondaria e universitaria”.

Una dichiarazione un po’ generica che non prevede nessun riferimento alla sostenibilità né tanto meno all’educazione ambientale. Una dichiarazione un po’ vaga che manca di un riferimento specifico relativamente all’attuazione e che preferisce rimandare a un futuro decreto ministeriale.

Sarà infatti il ministero dell’ambiente di concerto con il ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, sentita la conferenza permanente per i rapporti fra Stato e Regioni, a emanarlo e a definire le relative “modalità attuative, nell’ambito delle risorse umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione vigente, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza”.

Però, se la legge ci dice chi non ci dice quando: nel testo del disposto non compare nessun riferimento ai tempi entro cui il dicastero dovrà attuarsi. Il che può anche far presagire che il dettato rimanga una mera dichiarazione di principi (fra l’altro “principi” non nuovi, già trattati in leggi regionali e anche in alcune proposte di legge statale).

Nel frattempo la situazione rimane inalterata: l’educazione nelle scuole superiori e nell’università non è inserita nei programmi scolastici né come materia (cosa non proprio appropriata per l’educazione ambientale e alla sostenibilità) né come argomento di programma. Adesso è possibile che le singole scuole superiori accettino proposte formative provenienti da realtà esterne ad esempio associative.

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