[03/03/2009] Consumo

Accordo tra Federlegno e Wwf per un mercato del legno sostenibile e trasparente

ROMA. E’ stato siglato oggi l’accordo fra Federlegno Arredo e Wwf Italia, per la promozione di un mercato del legno trasparente e sostenibile. Considerato il ruolo che ha l’Italia in questo mercato a livello mondiale (giro di affari di 104 miliardi di dollari l’anno, prima nazione importatrice di legname in Europa e la quarta al mondo), con arrivo sul territorio nazionale del 14% del legname fuorilegge della Bolivia, il 24% di quello del Camerun, il 33% del legno illegale della Costa d’Avorio, il 25% di quello della Repubblica Democratica del Congo, il 36% dal Congo, il 24% dal Gabon, il 14% dall’Indonesia, il 13% dalla Thailandia, il 5% dalla Malesia e il 7% dalla Cina, l’accordo pare possa avere risvolti estremamente positivi in termini di sostenibilità e legalità.

Tra l’altro negli ultimi anni pare che al mercato illegale italiano si siano affacciati anche i paesi dell’est facendo entrare in Italia il legno illegale che esce dalla Bosnia (42%) e Ucraina (11%). Alla firma dell’accordo era presente anche il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Luca Zaia (Nella foto): «Questo accordo va nella direzione giusta: l’utilizzo delle risorse ambientali in modo equo e trasparente. Non posso che esserne soddisfatto e congratularmi con il WWF e con Federlegno Arredo, impegnati nella formazione di una coscienza collettiva più consapevole dell’importanza delle best practices di gestione e approvvigionamento del legname. Il mio augurio- ha continuato il ministro- è che accordi come quello siglato oggi al Mipaaf, da sempre in prima fila nella tutela del patrimonio forestale e boschivo italiano, sia solo il primo di molti che verranno, per diffondere una maggiore cultura della legalità a difesa delle risorse forestali del pianeta». Sono diversi i temi oggetto della condivisione di intenti: primo fra tutti il commercio illegale e il fenomeno dell’illegal logging, ossia il taglio illegale delle foreste. Federlegno Arredo e WWF Italia si impegnano a definire un programma congiunto per monitorare i flussi e il mercato nazionale di legname, per conoscerlo in termini numerici e geografici (aree di provenienza e di origine della risorsa), ma anche al fine di valorizzare le best practices di gestione e approvvigionamento e promuovere progetti congiunti nelle aree maggiormente coinvolte da fenomeni di deforestazione, in modo da favorirne la tutela e la gestione sostenibile.

In questo quadro secondo Federlegno e Wwf appare fondamentale anche la definizione di una strategia operativa in sede Europea in ambito di applicazione del Flegt (Forest Law Enforcement Governance and Trade), attraverso progetti concreti che consentano, ad esempio, la diffusione delle conoscenze sugli standard di certificazione nei paesi produttori attraverso le aziende di settore, o lo sviluppo di programmi di cooperazione legati alla certificazione e all’uso sostenibile delle risorse forestali. «Federlegno Arredo è da sempre impegnata nella valorizzazione di un sistema industriale fondato sull’elevato standard qualitativo e sull’alto contenuto tecnologico dei prodotti, ma che allo stesso tempo tuteli l’ambiente e il consumatore finale – afferma il presidente di Federlegno Arredo, Rosario Messina- In particolare, la certificazione e la salvaguardia della risorsa legno, materia prima essenziale per il futuro della nostra filiera, attraverso una politica agricola nazionale, rappresentano gli strumenti principali per tutelare e sostenere le aziende del sistema del legno-arredamento». A proposito di politiche forestali nazionali Federlegno Arredo e Wwf Italia hanno inserito nell’accordo oltre l’esigenza di uno sviluppo del piano anche la promozione nel settore dell’edilizia, dell’utilizzo di legno certificato, attraverso azioni congiunte e la diffusione di materiale divulgativo e informativo, allo scopo di promuovere il legno certificato quale unica materia prima sostenibile in grado di ricrearsi naturalmente e di immagazzinare anidride carbonica, durante tutto il ciclo di vita del prodotto, caratteristica che contraddistingue il legno rispetto a qualsiasi altro materiale.

«L’Italia rappresenta uno dei maggiori mercati al mondo di legname tropicale, con rilevanti quantità di legname importato in particolare dal Bacino del Congo, dall’area sudamericana, dall’Indonesia e dalla Malesia – informa Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia- Sul mercato europeo rappresentiamo i primi partner commerciali per alcuni paesi in via di sviluppo e i più grandi mercati in termini di importazioni specifiche. Per questo una gestione lungimirante del patrimonio forestale e l’uso di un prodotto di qualità certificato sono un’opportunità di sviluppo per le popolazioni locali e una garanzia di futuro per l’industria di settore». Ovviamente estrema soddisfazione per l’accordo tra Federlegno e Wwf è stata espressa da Pefc Italia (il sistema di certificazione per la gestione forestale sostenibile), che però tiene a rimarcare:«La certificazione della gestione forestale sostenibile e della rintracciabilità dei prodotti di origine forestale- sottolinea il segretario nazionale Antonio Brunori - è lo strumento principe per ottenere garanzie di legalità e di sostenibilità gestionali.

La certificazione forestale Pefc è la più diffusa nel mondo e in Italia e ho piena fiducia che Federlegno saprà cogliere questa occasione per valorizzare i prodotti legnosi di origine italiana. Mi auguro quindi - ha concluso Brunori - che la promozione da parte del WWF del Global Forest & Trade Network sull’acquisto responsabile dei prodotti forestali non dia origine a situazioni opportunistiche e che sia dato spazio alla certificazione forestale Pefc, che caratterizza in maniera virtuosa il 70% del legname di conifere di origine italiana e i 2/3 del legname certificato circolante nel mondo».

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