[15/05/2006] Energia

Roggiolani: «Il metano usiamolo liquido, senza rigassificarlo»

FIRENZE. «Su un punto non transigeremo mai: la possibilità che nella provincia di Livorno possa esserci più di un impianto per il gas. Con noi Verdi nella giunta regionale questo non potrà accadere». Fabio Roggiolani (nella foto), consigliere regionale del «Sole che ride», afferma con nettezza che non potranno esserci due impianti nel territorio livornese. «Con nettezza – dice – ma anche con serenità. Sento che Ciucchi (il capogruppo dello Sdi in Regione del quale pubblichiamo sotto l’intervento, ndr) richiama tutti alle responsabilità di governo: noi ce le assumiamo, pur essendo su un crinale difficile. Nessuno però provi a cambiare le carte in tavola. In Toscana c’è il progetto di un impianto che la Regione ha autorizzato ed un altro che invece è stato bocciato. Non potremmo sopportare una nuova situazione».

Intanto lei contesta anche l’impianto Olt. O meglio, dice che è superato. Però sostiene l’uso del metano liquido. Come stanno le cose?
«Le cose sono molto semplici. Secondo me, il metano liquido può essere un formidabile combustibile, è questa la vera svolta».

Ma alla piattaforma Olt arriverà proprio metano liquido…
«Sì, però verrà rigassificato e immesso nella rete dei metanodotti: è questo l’errore. Noi invece proponiamo un’altra cosa: saltare quest’ultima operazione. Non rigassificare il liquido e utilizzarlo direttamente come combustibile. E’ una grande innovazione. E soprattutto non è un ricatto, questo: è un segnale di novità, di superamento di vecchie logiche. Mi dispiace che Ciucchi non lo capisca, una volta i socialisti andavano verso le idee innovative, ora sono diventati terribilmente conservatori…».

Lasciamo questa polemica: davvero lei pensa che l’utilizzo del metano liquido possa essere una soluzione?
«Sicuramente. Consentirebbe di superare l’impiego di carburanti più impattanti, penso a quelli delle navi… E a proposito di navi, vi pare possibile un traffico così intenso come quello che si avrebbe nel caso di realizzazione di due impianti, uno a Livorno e uno a Rosignano? A volte rifletto e mi dico: ma davvero la società politica livornese è così insistente nel farsi del male?».

Certo che fra gli ambientalisti l’articolazione delle posizioni è notevole, praticamente su tutto. Accade anche che alcuni ambientalisti non riconoscano altri ambientalisti come tali. Come se lo spiega?
«Ci sono ambientalisti cresciuti e formatisi negli anni ’90, che da allora non hanno fatto alcun passo avanti. Badate bene, io non lancio anatemi contro nessuno. Dico soltanto che anche l’ambientalismo si evolve. Prendete queste polemiche infinite sui rifiuti, sembra che non ci siano alternative a discariche o inceneritori. E pensare che invece tutte e due queste soluzioni sono superate…».

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