[15/05/2006] Rifiuti

Manconi: «L´impianto di compostaggio non può essere fatto a Carraia»

CAPANNORI (Lucca). Tutt’altro che risolta la vicenda della localizzazione dell’impianto di compostaggio della piana lucchese, individuata dal vecchio piano provinciale a Salanetti. L’assessore provinciale all’Ambiente Pietro Manconi(nella foto) ribadisce infatti le sue affermazioni e la bocciatura senza mezzi termini di Carraia, località proposta dall’amministrazione capannorese.

«La prima cosa da ricordare – dice Manconi – è che esiste un piano provinciale dei rifiuti e un piano industriale di Ato e che entrambi prevedono la realizzazione di un impianto di compostaggio per la piana da 50mila tonnellate. Quindi tutte le altre voci tipo un impianto in Versilia da 25mila tonnellate, sono considerazioni, idee, prospettive che devono passare dall’elaborazione di un nuovo consiglio provinciale. Mi sembra francamente cavalcare tonni, mentre le uniche cose certe ad oggi sono un piano provinciale ed un piano industriali».

Manconi entra poi nel merito della localizzazione.  «Non sono io che dico che Carraia non va bene – spiega - è che 15 giorni fa due consulenti esterni, cioè Enzo Favoino e Duccio Bianchi, hanno fatto un sopralluogo sul sito di Carraia verificando la non idoneità ad ospitare l’impianto di compostaggio da 50mila tonnellate. E al sopralluogo erano presenti  i nostri tecnici, quelli dell’Ato, del Comune di Capannori e di Ascit».

Secondo Manconi tutta questa vicenda poggia su una serie di equivoci: «A Carraia ci potrebbe stare solo il primo lotto di impianto per un potenzialità di 25mila tonnellate, ma siccome il piano prevede un impianto da 50mila tonnellate da realizzarsi in più lotti, non è possibile realizzarlo lì. In ogni caso c’è al disponibilità della Provincia a lavorare insieme al comune per trovare soluzione idonea, visto che località Salanetti, prevista nei piani come sede dell’impianto, non piace al Comune di Capannori».

In effetti su Salanetti pesa un’indicazione di fragilità idraulica, «ma essendo area industriale – sostiene l’assessore provinciale - la pericolosità idraulica può essere superata con interventi di ripristino ambientale piuttosto comuni».

La speranza di Piero Manconi è che si trovi un accordo al più presto tra Comune e Provincia anche perché «la realizzazione dell’impianto va a tutto vantaggio di Capannori e della collettività perché si va a valorizzare la frazione organica raccolta in modo differenziato, che proprio a Capannori sta ottenendo buonissimi risultati. Il problema è che finché non si realizza l’impianto, la frazione organica viene portata fuori provincia, credo alla Publiambiente a Montespertoli, con costi sia economici che ambientali altissimi, basta pensare all’inquinamento dei camion che fanno la spola tra Capannori e Montespertoli».

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