[24/02/2009] Parchi

La tigre indocinese ricompare nello Yunnan

LIVORNO. Ricercatori cinesi hanno dichiarato di aver fotografato nello Yunnan una tigre indocinese (Panthera tigris corbetti), la sottospecie di tigre più gravemente in pericolo di estinzione al mondo. La foto è stata scattata nel maggio 2007 con una fotocamera a raggi infrarossi, ma i ricercatori, scottati anche da precedenti segnalazioni di tigri poi rivelatesi falsi o fotomontaggi, hanno preferito assicurarsi della presenza dell’animale nella riserva naturale di Xishuangbanna, una regione montagnosa a cavallo della frontiera tra Cina e Myanmar.

Una nota del dipartimento forestale provinciale dello Yunnan precisa che «Attualmente, degli scienziati dell’Amministrazione forestale di Stato e del dipartimento forestale provinciale dello Yunnan effettuano uno studio sul terreno di una durata di 20 mesi. Il gruppo di ricerca ha scoperto numerose impronte, della materia fecale, dei resti di prede ed altre tracce di attività di tigri nella riserva».

I cinesi si rifiutano però sia di fornire stime sul numero delle tigri indocinesi nello Yunnan, sia il nome dei ricercatori, sia dell’autore della foto, dicendo che occorre aspettare la prova finale da parte dell’Amministrazione forestale.

Tra 1.200 e 1.700 esemplari di tigri indocinesi vivrebbero ancora allo stato selvatico in un areale che si estende tra Thailandia, Cambogia, Vietnam, Laos, Malaysia e sud della Cina. Quindi la sua presenza alla frontiera sino-birmana e probabilmente un ritorno rispetto ad una contrazione di un’areale che era più vasto. Questi grandi carnivori, i maschi possono arrivare a 2,85 metri di lunghezza e a 195 chilogrammi di peso, sono in pericolo sia per la riduzione del loro habitat sia per il bracconaggio che li ha decimati soprattutto per rifornire il mercato della medicina tradizionale cinese.

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