[24/02/2009] Comunicati

In attesa del prefisso pre- la Toscana vara il piano anti-crisi e anti-emergenza maltempo

LIVORNO. La Regione Toscana ha dato il via libera al piano anticrisi. Nella seduta di ieri la giunta ha approvato con una settimana di anticipo rispetto al previsto la variazione di bilancio che mette a disposizione 5 milioni di euro che saranno utilizzati per l´una tantum da 1.650 euro a vantaggio dei lavoratori – precari, atipici, tempi determinati o lavoratori di piccole imprese - rimasti senza impiego e privi fino ad oggi di ammortizzatori sociali. Gli stessi 5 milioni saranno utilizzati anche per l´ulteriore bonus, sempre da 1.650 euro, destinato a chi è rimasto senza lavoro ed ha un mutuo sulla prima casa: in questo caso ne potranno godere anche i lavoratori che già dispongono di ammortizzatori sociali. Con la variazione al bilancio di ieri la giunta stanzia anche 5 milioni di euro, disponibili sul fondo di riserva, che serviranno a coprire le spese legate ad eventi calamitosi e danni provocati dal maltempo. I cinque milioni si aggiungono ai due già disponibili sul fondo nazionale e ai tre messi a disposizione dalla Regione a dicembre, utilizzati dagli enti locali per gli interventi più urgenti dopo l´ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Toscana alla fine dell´anno e per ripristinare la viabilità di paesi e frazioni rimasti isolati.

Due iniziative sicuramente importanti e necessarie ma ribaltiamo per un attimo l’intera questione: se a quei cinque milioni di euro oggi stanziati per le emergenze legate a maltempo e calamità naturali ne fossero stanziati altrettanti da investire nella manutenzione del territorio che cosa potrebbe accadere? Questa sarebbe la riconversione necessaria verso uno sviluppo davvero sostenibile. Altrimenti si è costretti a rincorrere le emergenze.

Non solo, che cosa serve, oltre ai soldi ovviamente, per portare avanti un’operazione imponente di manutenzione delle reti e contro il dissesto idrogeologico? Forza lavoro: dagli esperti agli operai ci sarebbero opportunità per tutti, che potrebbero rilanciare l’occupazione appunto e l’economia senza così dover stanziare in futuro ancora milioni di euro per le imprese che purtroppo chiudono.

Una forzatura? Non crediamo proprio, provare per credere questa è l’economia ecologica. Questa sarebbe la riconversione necessaria verso uno sviluppo davvero sostenibile. Altrimenti sono solo chiacchiere.

Tornando a quanto deciso dalla Regione, ha dato ieri il via libera, infine, anche al trasferimento di 4,6 milioni a Fidi per il sostegno delle imprese, quota parte di quel pacchetto da 48 milioni di euro di fondi di garanzia che serviranno ad assicurare alle aziende toscane almeno 480 milioni di finanziamenti da parte degli istituti bancari per nuovi investimenti, ma anche per il consolidamento del debito a breve per quelle imprese che avevano acceso un prestito e, a causa della crisi, sono costrette ad allungarne il rientro. Il provvedimento, che servirà a limitare la stretta creditizia, era già operativo dal 12 febbraio. Già da dieci giorni le imprese possono godere delle garanzie, completamente gratuite. E lo possono fare semplicemente rivolgendosi ad una qualsiasi della banche, più di sessanta in tutta la Regione, che hanno sottoscritto l´accordo.

L´elenco completo è consultabile sul sito della Regione, www.regione.toscana.it nella sezione ‘economia e finanza’, tema ‘imprese’. E anche qui, niente da dire sul fatto che si intervenga con aiuti alle imprese, ma sempre nell´ottica di una riconversione ecologica dell’economia, sarebbe stato opportuno indicare dei parametri di sostenibilità ambientale e sociale da rispettare per ottenere gli aiuti…

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