[23/02/2009] Comunicati

Ecco come il Parlamento europeo ridurrà la sua impronta di CO2

BRUXELLES. L´Ufficio del Parlamento europeo ha adottato un Piano d´azione che prevede misure concrete destinate a far sì che il Parlamento europeo possa raggiungere i suoi obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 del 30% entro il 2020, un 10% in più del 20% previsto dal pacchetto clima-energia per l´intera Ue. Il piano prevede una serie di tappe che dovrebbero fornire l´esempio virtuoso dell´Europarlamento per ridurre la sua impronta di carbonio, alcune delle quali già in fase di applicazione, altre verranno messe in opera rapidamente, per altre occorrerà un esame approfondito per determinarne i mezzi ed i metodi per la loro attuazione.

La lista delle misure previste è comunque ambiziosa : studi su come migliorare la performance energetica di ognuno degli edifici del Parlamento attraverso l´utilizzo del fotovoltaico, il solare o il geotermico; sistemi di risparmio energetico e di riduzione del ricorso ai climatizzatori, per arrivare in futuro all´edificio passivo; migliore utilizzo dei sistemi tecnologici ed informatici a disposizione e riduzione della loro quantità per permettere un utilizzo efficiente di quelli davvero necessari ad ogni impiegato, miglioramento ed incoraggiamento del ricorso alle video-conferenze; tenere di conto delle emissioni di CO2 per quel che riguarda le decisioni su trasporti, favorendo treno, bicicletta, e spostamenti a piedi invece dell´aereo o dell´auto, per la quale comunque va incoraggiato un utilizzo ecologicamente responsabile, migliorando la pianificazione delle attività parlamentari per ridurre al minimo i bisogni di trasporto; elaborazione di un Piano a lungo termine per sensibilizzare e comunicare meglio i temi ambientali, puntando ad un cambiamento di mentalità del personale di fronte all´efficienza ed al risparmio energetico; un ventaglio di altre misure rivolte ai fornitori perché riducano le loro emissioni di CO2 e mettano in opera le azioni necessarie per diminuire i loro consumi d´acqua.

Inoltre, sarà messo a punto un sistema per permettere agli eurodeputati ed al personale di compensare in maniera volontaria le emissioni di gas serra prodotte dai loro spostamenti aerei, almeno fino a quando il trasporto aereo non verrà integrato nel sistema comunitario di scambio dei diritti di emissione, previsto per il 2012.

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