[20/02/2009] Consumo

L´Unione europea autorizza 5 nuovi fitosanitari

LIVORNO. L’Unione europea autorizza l’uso (come erbicida, fitoregolatore, acaricida o insetticida), di cinque fitosanitari, ma solo a certe condizioni: si tratta del bensulfuron, il 5- nitroguaiacolato di sodio, lo o-nitrofenolato di sodio, il p-nitrofenolato di sodio e il tebufenpirad possono essere utilizzati come principi attivi nei prodotti fitosanitari e se autorizzati possono essere immessi sul mercato.

La Commissione europea li ha, infatti, inseriti nell’apposito elenco delle sostanze attive contenute nella direttiva europea relativa all’immissione in commercio dei prodotti fitosanitari. Gli stati membri dovranno adeguarsi entro il 30 aprile 2010 e applicare le nuove disposizioni a partire dal giorno successivo. In più gli Stati avranno sei mesi dal giorno dell’iscrizione del principio attivo per rivedere le autorizzazioni ed eventualmente modificarle o addirittura revocarle sulla base dei nuovi parametri.

I prodotti fitosanitari sono antiparassiti per le piante utilizzati soprattutto in agricoltura. Hanno una multifunzionalità: possono essere usati per proteggere i vegetali o i prodotti vegetali da tutti gli organismi nocivi o a prevenirne gli effetti o anche per favorire o regolare i loro processi vitali. Possono essere utilizzati pure per conservare i prodotti vegetali oppure per eliminare le piante indesiderate o parti di vegetali e addirittura per frenare o per evitare un loro indesiderato accrescimento.

Ma spesso sono sostanze a elevata tossicità e possono avere effetti indesiderati sia per i fattori biotici (uomo, flora e fauna), sia per i fattori abiotici (come il suolo, l’acqua e aria).

Quindi proprio perché sostanze potenzialmente pericolose, i loro effetti sulla salute umana e sull’ambiente sono stati valutati e esaminati dagli Stati membri, dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare e dalla Commissione. Dopo di che sono stati inseriti nell’elenco.

Comunque, i prodotti prima di essere immessi sul mercato come erbicida (bensulfuron), come fitoregolatore (5- nitroguaiacolato di sodio, o-nitrofenolato di sodio, del p-nitrofenolato di sodio) e come acaricida o insetticida (tebufenpirad) dovranno passare al vaglio degli Stati membri. Gli Stati devono verificare che siano rispettate determinate condizioni, devono cioè valutare e presentare particolare attenzione alla sicurezza degli operatori, alla protezione degli organismi acquatici, delle acque freatiche e degli uccelli insettivori.

Inoltre gli Stati interessati devono provvedere affinché il soggetto interessato all’uso e alla commercializzazione trasmetta alla Commissione europea ulteriori studi sulla sostanza entro il 31 ottobre 2011. Nonché ulteriori informazioni concernenti la via e il tasso di degradazione del bensulfuron in condizioni aerobiche di suolo inondato; informazioni concernenti la pertinenza dei metaboliti per la valutazione dei rischi e ulteriori informazioni sul rischio delle acque freatiche e sui rischi per gli uccelli insettivori.

Il processo di autorizzazione e di continuo “controllo e monitoraggio” ha dunque una sua funzionalità: deve verificare che sia garantito un elevato livello di protezione per evitare soprattutto che vengano autorizzati prodotti i cui rischi per la salute, le acque sotterranee e l’ambiente, non siano stati adeguatamente studiati. (es)

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