[12/05/2006] Parchi

La Toscana dei parchi a confronto a Livorno

LIVORNO. Il convegno promosso dalla Lega per le autonomie sul ruolo delle aree protette livornesi e pisane nel sistema regionale toscano, è stato l’occasione per approfondire la variegata situazione dei parchi del litorale toscano. Amministratori locali, tecnici ed ambientalisti hanno ragionato di parchi nazionali e regionali, riserve e area naturali protette di interesse locale (Anpil) che presentano luci ed ombre, con il caso clamoroso del parco dell’Arcipelago toscano bloccato da un commissariamento quinquennale.

«Problemi aperti di grande rilievo – ha detto il presidente della provincia di Livorno Giorgio Kutufà – da valorizzare in una logica di sistema. Il nuovo governo ci consente di guardare con fiducia ad una politica di coordinamento dei parchi livornesi e della costa».

Un concetto ripreso con forza da Valter Picchi, assessore all’ambiente della provincia di Pisa e dall’on. Renzo Meschini che nella sua relazione introduttiva ha parlato dell’Arcipelago come di «una scandalosa vicenda che ha pesato e pesa enormemente non soltanto sul territorio e le istituzioni livornesi» e ha aggiunto che «non è facile parlare di un sistema di parchi ed aree protette quando i tre parchi nazionali sono tutti e da tempo commissariati, ossia nell’impossibilità di fare alcunché di serio e importante».

Meschini ha poi chiesto che l’istituenda area marina protetta delle secche della Meloria (nella foto) venga affidata al parco di Migliarino San Rossore «senza tante storie e per evitare il ripetersi della situazione di Portofino, quando il ministro Ronchi disse no al parco regionale e preferì istituire una riserva statale consortile». Una richiesta ripresa da quasi tutti gli amministratori locali intervenuti ed in particolare dal sindaco di Livorno Alessandro Cosimi che ha voluto ricordare le sinergie avviate col parco di Migliarino come occasione per allargare il sistema delle aree protette.

Il sindaco di Collesalvetti Nicola Nista ha invece portato come esempio positivo la concertazione in corso per il parco dei Monti livornesi, che impegna anche Livorno e Rosignano, ed ha prospettato l’ipotesi di un parco fluviale tra lo Scolmatore ed il canale dei Navicelli.

Fare sistema, ha detto anche Marino Garfagnoli, assessore all’ambiente del comune di Portoferraio, anche attraverso un’agenzia regionale delle aree protette ed ha ricordato che la fine del commissariamento del parco è «l’ultima occasione per l’Arcipelago: stiamo perdendo l’Elba sul piano del consumismo e del cemento, gli scandali evidenziano questa situazione e per l’ambiente abbiamo una situazione esplosiva: il ciclo dei rifiuti è saltato. Ci sono altre isole – ha aggiunto Garfagnoli – che stiamo perdendo per incuria ed abbandono, l’esempio più clamoroso è pianosa. Il sistema arcipelago non funziona più, occorre un progetto che muova dal parco».

Un tema ripreso da Umberto Mazzantini di Legambiente che ha chiesto «al nuovo ministro dell’ambiente e alla regione Toscana di considerare la drammatica situazione del commissariamento e di stallo del parco dell’Arcipelago come una priorità. Si individui subito – ha proposto Mazzantini – la figura migliore e condivisa per presiedere il parco e la si nomini subito commissario, in attesa della nomina definitiva che deve seguire il lungo iter previsto dalla legge».

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