[18/02/2009] Comunicati

L´Europarlamento vuole nuove regole per l´ecolabel del fiore

BRUXELLES. La Commissione ambiente del Parlamento europeo ha chiesto di ampliare le regole dell´Ecolabel "flore" europeo per quanto riguarda l´eco-design per includere i prodotti che non consumano energia e semplificare il sistema di certificazione ambientale Emas. La relazione dell´italiano Salvatore Tatarella (An – Uen), è stata adottata con 51 voti favorevoli e due astensioni. La relazione di co-decisione presentata dalla laburista britannica Linda Mc Avan, è stata adottata con 52 voti a favore, uno contro ed un´astensione.

Gli eurodeputati chiedono che l´Ecolabel Ue ("fiore europeo") diventi volontario ed il suo utilizzo sia meno costoso e con meno burocrazia. Il marchio è stato finora assegnato a più di 3000 prodotti come detersivi, carta e scarpe. In questo caso la relazione di co-decisione è stata adottata con 45 voti favorevoli, 4 contrari e 3 astensioni. Resta il dubbio se l´Ecolabel possa essere assegnato a prodotti alimentari trasformati, prodotti della pesca e dell´acquacoltura, come propone la Commissione europea, e l´Europarlamento chiede che prima di capire se possa essere concesso anche a elementi e bevande dovrebbero essere già disponibili criteri ambientali affidabili.

L´Ecolabel non dovrebbe essere mai assegnato a prodotti o sostanze estremamente problematiche (tossici o cancerogeni), ma la Commissione Ue vuole esaminare se i criteri di aggiudicazione per i gruppi di prodotti Ecolabel potrebbe includere una riduzione della sperimentazione animale, così come le prestazioni ambientali (come l´impatto sui cambiamenti climatici, l´energia e il consumo di risorse e la produzione di rifiuti). La Commissione ambiente pensa che per promuovere l´Ecolabel occorrono adeguati finanziamenti da parte della Commissione e degli Stati membri e che quest´ultimi devono inoltre stabilire obiettivi nazionali di certificazione dei prodotti.

La Commissione ambiente ha appoggiato la proposta di ampliare il campo di applicazione della direttiva Eco-design del 2005, che consente alla Commissione Ue di fissare requisiti di progettazione per i prodotti che consumano energia, quali le caldaie, i computer, televisori, ventilatori industriali e lampadine, per includere tutti i prodotti accessori, che non consumano energia durante l´uso, ma che hanno un impatto indiretto sul consumo di energia, come dispositivi che utilizzano acqua o le finestre.

Gli eurodeputati hanno invece respinto (24 a favore, 27contro) una proposta del relatore, il liberal-democratico romeno Magor Imre Csibi, che voleva estendere il campo di applicazione della direttiva a tutti i prodotti, ad eccezione dei mezzi di trasporto. Se la proposta fosse stata accettata, avrebbe consentito alla Commissione Ue di fissare specifiche per la progettazione ecocompatibile per esempio per il cibo e vestiti. La Commissione ambiente ha chiesto di presentare, entro il 2012, proposte per estendere la direttiva in modo da includere "prodotti non legati all´energia" per i quali esiste «un notevole potenziale per ridurre i loro impatti ambientali durante tutto il loro ciclo di vita».

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