[18/02/2009] Vivere con cura di Marinella Correggia

Comprare... esperienze

RIETI. Esce il film I love shopping e spera di bissare il successo planetario dell’omonimo romanzo. E’ tempo di crisi anche nella palude del troppo che è l’Italia e c’è dunque da chiedersi se, a parte i ceti privilegiati, siano ancora molti quelli che si agitano nello shopping compulsivo, ovvero comprano oggetti per dimenticare pene e delusioni, assilli lavorativi e paturnie personali.

La crisi può essere un’occasione per allargare gli spazi dell’economia e dell’occupazione alternative, acquistando secondo la regola aurea del “meno e meglio”. Ricordiamo in proposito le nostre rubriche “L’altro lavoro creato dagli altri consumi” (18 giugno 2008), “Dove compro, se compro” (20 agosto 2008), “Il mondo dietro un gruppo d’acquisto” (24 settembre 2008).

Meno e meglio significa ridurre la quantità di quanto acquistato e consumato ma stare battenti alla qualità e durata. Non è un buon modo di risparmiare comprare cibo industriale a due soldi, ed è una buona spesa quella fatta per aumentare il risparmio energetico in casa o per dotarsi di oggetti utilitari durevoli.

E ci sono delle spese “immateriali” che a differenza dello shopping compulsivo di oggetti accendono davvero gioia e severità. A parte il sostegno a progetti e persone in difficoltà, soprattutto nel Sud del mondo, la soddisfazione viene dal comprare esperienze, magari spendendo pochissimo. Lo conferma uno studio dell´università di San Francisco e della Society for Personality and Social Psychology che hanno intervistato un gruppo di volontari sui loro ultimi acquisti e sulla soddisfazione che ne avevano tratto. Acquistare esperienze vuol dire investire in un capitale di memoria e ricordi felici che non annoiano mai, a differenza degli oggetti. Si soddisfa un ordine di bisogni superiore, ci fa sentire più vivi.

Ma cosa sono queste esperienze? Eccone alcune.
Qualche esempio? Un corso (costo totale 30 euro) per diventare Volontario del soccorso con la Croce Rossa è compatibile con un lavoro anche a tempo pieno e in poche settimane di lezioni teoriche ed esercitazioni pratiche (se si passa l’esame) si impara a intervenire in situazioni di emergenza. Fra le molte attività che si possono svolgere in seguito c’è la presenza con i senzatetto.

Ma anche un corso di erboristeria è un bell’investimento e ci fa portare a casa più strumenti per stare bene. Raccomandabile è un corso di yoga, che non dovrà durare per tutta la vita perché in un secondo tempo potremo praticare da soli a casa gratis. E rimanendo sul vil denaro, sono gratuiti per principio i corsi di gnosi, per chi vuole indagare sul senso cosmico delle cose.

Corsi a parte, chi non ha mai provato il piacere soffuso, prima durante e dopo, di assistere a un notturno estivo concerto gratuito in una chiesa di campagna? O anche a uno invernale in una chiesa di città. O seguire una conferenza culturale sulla Dea madre?
(Come abbiamo già sottolineato, anche dare il sangue è un’esperienza da acquisire e che ci fa sentire vivi e utili).

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