[17/02/2009] Acqua

Mitigare la “sete” dei Paesi in via di sviluppo: la strategia dell´Ifad

FIRENZE. Le microinfrastrutture locali da realizzare in campo agricolo, zootecnico, domestico potranno servire a mitigare la “sete” dei Paesi in via di sviluppo. Questa è la strategia adottata dall´Ifad (Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo) e che sarà spiegata nei particolari durante il Governing Council, l´appuntamento annuale, in cui si incontrano le delegazioni dei 164 Paesi membri dell´organizzazione e in cui, quello dell´acqua sarà uno dei temi affrontati dal team di esperti.

«La pressione demografica crescente che porterà la popolazione mondiale a quota otto miliardi nel 2025- secondo Audrey Nepveu, esperto tecnico di acqua e infrastrutture rurali della Divisione di consulenza tecnica dell´Ifad- spinge verso una politica di responsabilità i Paesi sviluppati e di quelli in via di sviluppo che dovranno trovare un equilibrio per la ripartizione della risorsa tra le diverse produzioni cibo, alimentazione animale, produzione di fibre ed energia». Quello delle quote da ripartire in base alle disponibilità di risorsa e non alle richieste dei settori più “influenti”, è un aspetto fondamentale da mettere sul piatto della pianificazione anche nel Nord del mondo. L´Ifad intanto in Etiopia sta percorrendo da tempo strade più tradizionali per risolvere i problemi di carenza idrica come la costruzione di dighe (anche se di modeste dimensioni) che consentono l´uso dell´acqua per l´agricoltura e per la cura del bestiame.

Torna all'archivio