[17/02/2009] Energia

Associazioni ambientaliste e del settore rinnovabili chiedono: «Azioni per uno sviluppo sostenibile»

ROMA. Le Associazioni firmatarie del presente documento, nel prendere atto con soddisfazione dell’entrata in vigore del decreto del Ministero dello Sviluppo Economico di concerto con quello dell’Ambiente del 18 dicembre 2008, con cui il Governo compie un importante passo avanti per la crescita del settore delle rinnovabili attraverso la definizione di nuove regole per rendere maggiormente efficaci i meccanismi di incentivazione, sottolineano però l’esigenza di adottare rapidamente altri provvedimenti già previsti dalla normativa vigente:

- linee guida standardizzate per omogeneizzare e semplificare le procedure autorizzative degli impianti che producono energia rinnovabile;
- ripartizione del “burden sharing” tra le Regioni, come stabilito dall’articolo 2 comma 167 – 172 della Legge finanziaria 2008;
- decreto attuativo della Legge 222/07, che definisca gli ulteriori incentivi per le biomasse di origine agricola e forestale, sulla base di criteri di sostenibilità, efficienza e valorizzazione delle imprese agricole;
- adottare i piani di azione sull’efficienza energetica (PAEE) e la ripartizione fra le Regioni degli obiettivi minimi di risparmio energetico, di cui all’articolo 14 della direttiva 2006/32/CE, recepito con Decreto Legislativo 30 maggio 2008;
- pubblicazione dei decreti attuativi del D. Lgs. 311/06 che introducano l´obbligo di “utilizzo di fonti rinnovabili per la produzione di energia termica ed elettrica” anticipando di fatto il dettato della Direttiva 20-20-20 di prossima pubblicazione.

Le Associazioni firmatarie del presente documento esprimono soddisfazione per la legge di conversione del D.L. 185/2008 che ripristina l’incentivo del 55% agli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, ma ritengono essenziale:

- trovare le modalità più efficaci per rendere tali incentivi più stabili e non soggetti alle contingenze economiche e politiche, tenuto conto del fatto che tali incentivi non rappresentano un costo per lo stato, visti i benefici da essi derivanti in termini di ricchezza prodotta, sviluppo industriale e gettito fiscale;
- istituire un fondo all’interno degli stanziamenti per l’informazione energetica, per la promozione di cooperative giovanili in grado di effettuare “energy audit”, così da consentire loro di offrire diagnosi energetiche a costi contenuti. Ad avviso delle Associazioni firmatarie in tal modo si darebbe vita a formidabili strumenti di diffusione dell’informazione, stimolando nel contempo la crescita di un’occupazione giovanile qualificata;
- provvedimento che eviti i casi impropri di decurtazione della tariffa incentivante agli impianti fotovoltaici in caso di mancato rispetto dei tempi previsti per l’allacciamento in rete, assumendo come riferimento l’atto di accettazione del preventivo per la richiesta di connessione alla rete;
- adeguare gli incentivi per gli usi non elettrici delle rinnovabili, al fine di allinearli a quelli per gli usi elettrici;
- approvare provvedimenti capaci di stimolare una crescita sana e duratura del mercato, come lo sviluppo di schemi di certificazione degli installatori di impianti che utilizzano fonti rinnovabili previsti anche dalla Direttiva 20-20-20;
- un maggiore impegno delle istituzioni universitarie nella promozione di iniziative a favore della formazione nel campo delle energie rinnovabili.

Per garantire un futuro sostenibile allo sviluppo delle rinnovabili è infine necessario rinnovare la struttura della rete elettrica, potenziandone le capacità e sostenendo un piano per la creazione delle “smart grid”, analogamente con quanto proposto dal Presidente Obama negli Stati Uniti.

Torna all'archivio