[16/02/2009] Energia

Geotermia, gli esiti del sopralluogo sull’Amiata della Commissione ambiente della Camera

LIVORNO. Sopralluogo sull’Amiata della Commissione ambiente della Camera dei deputati. Nel corso della giornata i commissari hanno visitato le centrali geotermoelettriche di Piancastagnaio, e precisamente gli impianti Pc2, Pc3, Pc4 e Pc5. La giornata è iniziata al Comune di Piancastagnaio. I componenti della Commissione - Angelo Alessandri (Lega Nord), il vicepresidente Roberto Tortoli (Pdl) e il capogruppo de l Pd, Raffaella Mariani – hanno incontrato le istituzioni, cioè i rappresentanti della Regione Toscana, con l’assessore regionale all’energia e ambiente, Anna Rita Bramerini, i sindaci dei comuni grossetani e senesi interessati dallo sfruttamento geotermico e i rappresentanti delle due Amministrazioni provinciali.

«Per affrontare le questioni legate allo sfruttamento geotermico – ha detto l’assessore regionale all’energia e all’ambiente, Anna Rita Bramerini (Nella foto), salutando e ringraziato la Commissione ambiente della Camera dei deputati, - servono un approccio non ideologico, che prescinda dalle appartenenze politiche, ed un aggiornamento della normativa nazionale, sia quella che riguarda il monitoraggio delle emissioni, per fissare limiti sia per il boro che per l’ammoniaca, che quella che regola la concorrenza, così da rispondere alle osservazioni poste dall’Antitrust circa le concessioni ad Enel e da permettere di effettuare gare per affidare la coltivazione dei campi geotermici».

Nel suo intervento iniziale, l’assessore Bramerini ha ricordato l’impegno per la chiusura della centrale di PC2 e il piano presentato da Enel per il riassetto dell’area di Piancastagnaio, che prevede l’utilizzo della centrale di PC3 per fornire calore a Floramiata e la conseguente dismissione di PC2.
Era stato il sindaco del Comune ospite a sottolineare sia l’importanza della coesione istituzionale che la necessità di continuare a sfruttare il calore terrestre sia per usi civili che produttivi, compatibilmente con la tutela della salute e della sicurezza dei cittadini, facendosi carico sia delle emergenze sociali ma anche di quelle economiche rappresentate dai numerosi lavoratori di Floramiata.

Il presidente della Commissione ambiente della Camera, on. Angelo Alessandri, ha illustrato la missione istituzionale dell’organismo parlamentare e si è detto convinto della necessità di cambiare la legge sulle liberalizzazioni e di rivedere quella sulla disciplina dei limiti delle emissioni inquinanti. Alessandri ha poi detto «che se fosse necessario provare a chiudere per alcuni mesi a turno le centrali per verificare eventuali miglioramenti della qualità dell’aria, ciò dovrebbe essere fatto in accordo con Enel, scegliendo tecnici super partes per monitorare gli esiti delle prove e vincolando tutti agli esiti delle verifiche».

L’onorevole Mariani ha replicato che «disconoscendo lo studio dell’Università di Siena e delegittimando l’impegno delle istituzioni locali, si vada poco lontano» e come «non si possa pensare di affidare nuovi studi e perizie abdicando al ruolo di governo e di indirizzo politico».

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