[16/02/2009] Consumo

Africa: contro il caro-cibo buoni alimentari al posto degli aiuti

LIVORNO. Il World food programme (Wpf – Pam) ha avviato in Africa la sua prima distribuzione di buoni che permettono di acquistare cibo, per rispondere ad una situazione sempre più assurda: il cibo è disponibile ma è troppo caro. Il nuovo programma punta ad aiutare 120 mila persone colpite dal carovita ad Ouagadougou, la capitale del Burkina Faso, dove i prezzi di prodotti di base come il miglio ed il sorgo sono aumentati di oltre il 25% in un anno. Una valutazione fatta da agenzie dell´Onu, organizzazioni non governative e dal governo nel giugno scorso ha dimostrato che la combinazione di prezzi elevati dei prodotti alimentari e diminuzione dell´occupazione ha colpito duramente le popolazioni delle aree urbane che generalmente acquistano prodotti alimentari nei mercati locali.

«Per questo – dice Annalisa Conte, direttrice del Pam in Burkina Faso – è più logico dare dei buoni che dei sacchi di cibo. Si tratta di una soluzione innovativa in una città nella quale i mercati sono pieni di frutta e legume, ma dove i prezzi sono troppo elevati per i più poveri e i più vulnerabili». Distribuire buoni invece che direttamente cibo può essere un modo più efficace per alleviare la fame in ambiente urbano, perché per il Pam si riducono i costi di trasporto, conservazione ed assistenza e contribuisce ad immettere denaro nell´economia locale.

Ogni famiglia riceverà fino a 6 buoni al mese per 6 mesi, si tratta di buoni acquisto di 1.500 franchi Cfa (3 dollari) l´uno che potranno essere spesi in negozi convenzionati con il Pam, in cambio i poveri riceveranno mais, olio, zucchero, sale e sapone. I buoni verranno rimborsati ai commercianti da Microfi, una società burkinabe di micro finanza che ha firmato un accordo con il Pam.

L´operazione è stata sviluppata in stretta collaborazione con il governo del Burkina Faso, il Catholic Relief Services e la Croce Rossa burkinabe che hanno svolto un ruolo essenziale nell´identificare le persone vulnerabili sulla base di una valutazione all´interno delle aree urbane, con il supporto tecnico dell´Institut de recherche pour le développement finanziato dal governo francese. I contributi maggiori per questi buoni arrivano dall´Arabia Saudita (5 milioni di dollari), dallo stesso Burkina Faso (1,2 milioni) e dal Central emergency response fund dell´Onu (750.000 dollari).

Il prossimo mese Wfp e Microfi distribuiranno buoni pasto a 60 mila persone di Bobo-Dioulasso la seconda città del Burkina Faso. Insieme ai buoni pasto il Pam distribuirà alle famiglie con bambini piccoli razioni di Plumpy Doz, un preparato a base di pasta d´arachidi altamente nutriente che servirà ad integrare con vitamine e minerali il pasto normale.

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