[16/02/2009] Comunicati

I campioni canadesi vogliono olimpiadi invernali "carbon neutral" a Vancouver

LIVORNO. Settantaquattro atleti canadesi e la Fondazione David Suzuky chiedono che le olimpiadi invernali di Vancouver siano "carbon neutral" ed hanno inviato una lettera aperta al Comitato organizzatore dei giochi olimpici del 2010 (Covan), sottolineando che il suo direttore generale, John Furlog, aveva già affermato che la questione dei cambiamenti climatici figurano in testa al suo programma ambientale.

I probabili olimpici e paraolimpici canadesi scrivono: «In quanto atleti di alto livello, abbiamo viaggiato in numerosi Paesi (…) Durante gli anni, abbiamo potuto constatare con i nostri occhi gli effetti dei cambiamenti climatici, più particolarmente per quel che riguarda la ritirata del limite delle nevi e lo scioglimento dei ghiacciai. Oltre a colpire gli sport invernali, i cambiamenti climatici producono siccità ed una moltitudine di altri episodi climatici che avranno un impatto maggiore sulla vita di milioni di persone».

Secondo la Fondazione David Suzuky, che è stata incaricata nel 2007 dal Comitato organizzatore di stimare la carbon footprint delle olimpiadi di Vancouver, durante le gare e la loro organizzazione verranno emesse 328.000 tonnellate di gas serra, circa il 70% delle quali verranno dal trasporto aereo ed il resto dai trasporti locali e dal consumo di energia.

La Fondazione è soddisfatta delle misure già prese per ridurre il suo bilancio di CO2, ma oggi incita le olimpiadi a diventare del tutto "carbon neutral": «Stimiamo che l´ammontare da sborsare sarebbe di solo lo 0,3% del bilancio totale dei giochi. E´ poco e questo costituisce un´occasione estremamente interessante per l´assegnatario olimpico».

Su un bilancio di 1,76 miliardi di dollari, partendo da una compensazione di 15 dollari per tonnellata di CO2 emessa, sarebbero necessari meno di 5 milioni per rendere le olimpiadi invernali "carbon neutral". Alcuni degli atleti che hanno firmato la lettera partecipano anche alla campagna "Play it cool", impegnandosi a ridurre la loro impronta ecologica e a compensare le loro emissioni di tutti i loro spostamenti per partecipare alle competizioni con l´acquisto di crediti di carbonio.

«I giochi olimpici di Vancouver costituiscono un´occasione preziosa per ispirare i canadesi e gli spettatori di tutto il mondo – scrivono i 74 atleti canadesi – I cambiamenti climatici costituiscono una importante preoccupazione per l´opinione pubblica e il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha ufficialmente riconosciuto l´ambiente come la terza dimensione dell´olimpismo, accanto allo sport ed alla cultura».

Per questo i campioni canadesi chiedono agli organizzatori di fare in modo che le olimpiadi del 2010 siano "carbon neutral" e di «Assumersi la responsabilità dell´insieme della carbon footprint dei giochi, così come resa compatibile nel rapporto "Meeting the Challenge" della Fondation David Suzuki. Questo significa che oltre a ridurre le sue emissioni più che possibile, il Covan deve anche acquistare crediti compensatori di alta qualità per tutte le emissioni rimanenti (delle quali almeno il 20% della categoria Gold Standard). Condurre una campagna di sensibilizzazione pubblica efficace per incitare I canadesi a combattere I cambiamenti climatici durante I giochi invernali e nella loro vita di tutti i giorni».

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