[16/02/2009] Parchi

Le balene grigie spostano le vacanze californiane a causa del climate change

LIVORNO. Presto le balene grigie (Eschrichtius robustus) raggiungeranno le acque profonde della Monterey Bay,dopo una breve vacanza invernale in Baja California, ma i biologi marini dicono che hanno ritardato il loro soggiorno a sud a causa del cambiamento climatico. Secondo Wayne Perryman, un ricercatore del Southwest Fisheries Science Center di La Jolla, «L´aumento delle temperature del mare ha modificato l´"home habitat" di questi animali nelle acque tra l´Alaska e la Russia. A causa di questi cambiamenti, le balene restano molto più tempo al nord, prima di iniziare la loro annuale nuotata verso sud».

I ricercatori, che osservano i cetacei che passano dalla Monterey Bay da oltre 20 anni, si sono accorti che raggiungono l´area una settimana più tardi. «Questo non è insignificante – spiega Perryman - E´ un cambiamento significativo». Secondo gli imprenditori che organizzano le escursioni di whale-watching, diventate un´attività importantissima nella Monterey Bay, negli arrivi delle balene grigie ci sono oscillazioni, ma il ritardo è anche di 10 giorni.

Ogni anno, le balene grigie intraprendono un viaggio di 12.000 miglia per spostarsi delle freddissime acque del Mare di Bering fino a quelle calde della Baja California, si tratta della migrazione più lunga di qualsiasi mammifero, le cui ragioni gli scienziati non riescono ancora a comprendere bene, anche se pensano che uno dei motivi sia quello di sottrarre i cuccioli di balena agli attacchi di predatori come le orche.

«La Baja è come un Club Med per la maggior parte della popolazione di balene grigie» scherza Perryman. Quello che si sa è che i cetacei prima di partire si rimpinzano di piccoli crostacei che aspirano dal fondale marino per mettere su il grasso che perderanno durante la loro infinita nuotata a digiuno. A quanto pare le loro prede, a causa del riscaldamento globale, stanno diminuendo a nord per l´arrivo di nuovi predatori che fanno loro concorrenza, quindi i grandi cetacei sono costretti a spostarsi ancora più a nord, sconvolgendo così il ritmo della loro migrazione annuale.

I ricercatori sono preoccupati perché, se il ghiaccio marino dell´Artico continuerà a diminuire, anche per le balene grigie inizierà diminuire la possibilità di approvvigionarsi di cibo, ma nessuno riesce a capire ancora come le modifiche ambientali incorso e la mutazione delle abitudini migratorie inciderà su questi animali nel futuro. «L´ambiente dell´Artico è così dannatamente dinamico – dice Perryman – Semplicemente non sappiamo cosa ne verrà fuori».

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