[13/02/2009] Comunicati

Lo sport ´climate neutral´, dove comincia la virtù e dove finisce il greenwashing?

LIVORNO. Le Olimpiadi invernali di Soci del 2014, la Coppa del mondo di calcio che si giocherà nel 2010 in Sudafrica e il Norwegian sport events rally iniziato in Norvegia il 12 febbraio, sono gli ultimi aderenti al network Climate neutral (CN Net) del Programma per l´ambiente dell´Onu (Unep) che ha l´obiettivo di ridurre le emissioni di CO2.

«E´ molto incoraggiante – dice il direttore dell´Unep Achim Steiner – vedere questa passione per l´eccellenza includere sempre di più le performances ambientali, con delle organizzazioni sportive che alzano la barra sempre di più in alto ad ogni evento».

Lanciato un anno fa, CN Net ha oggi un centinaio di partecipanti in tutto il mondo, tra i quali Paesi, città, grandi imprese internazionali, agenzie dell´Onu ed organizzazioni non governative.

Il presidente delle Olimpiadi di Soci, Dmitry Chernyshenko, spiega che «I giochi olimpici di Soci ed i giochi paraolimpici d´inverno si svolgeranno in un quadro naturale unico chiamato "la riviera russa", tra la costa del Mar Nero e le montagne innevate del Caucaso. Abbiamo l´opportunità e la grande responsabilità di dimostrarci all´altezza e di promuovere un modello "carbon neutral", riducendo a zero le emissioni di carbonio dei giochi olimpici».

Insomma, se il motto preferito dello sport è "Swifter, higher, stronger", da oggi può anche aggiungere "lower" per quanto riguarda le emissioni di CO2 .

La Coppa del Mondo di calcio 2010, che si svolgerà in 10 città del Sudafrica, avrà la più grossa "carbon footprint" di tutte quelle fino ad oggi disputate, a causa dei viaggi internazionali che peseranno per l´85% sulle sue emissioni totali di gas serra. Secondo un recente studio di fattibilità del Greening 2010 FIFA World Cup team le compensazioni necessarie per le partite potrebbero costare tra i 6,8 e 12 milioni di dollari, mentre quelle per i viaggi anche il doppio.

Ma la competizione sportiva certamente meno "ambientale" tra le ultime ad aver aderito al CN Net è quella che viene paragonata ad un "Parigi-Dakar" invernale: il Rally Norway, un extreme motor sports event che ogni anno dal 12-15 febbraio vede competere (quest´anno ad Hamar) sulla neve e sul ghiaccio 20 rancing teams e che punta ad essere il primo rally "emission-neutral".

Altre due organizzazioni sportive dalla Norvegia, il Norwegian Grand Prix e la Norwegian Golf Federation, hanno aderito al Climate Neutral Network dell´Unep.

Il Norwegian Grand Prix, che si svolge nei fiordi del Paese, è uno dei più spettacolari "powerboat events" del mondo ed il più grande evento sportivo outdoor della Norvegia, al quale ogni anno assistono almeno 100 mila spettatori. La manifestazione punta esplicitamente a diventare «il campione globale del climate neutral boat sports, e a lasciare un´eredità sostenibile alle future generazioni.

Se i campi da golf non sono certo visti bene dagli ambientalisti di tutto il mondo che li accusano di consumare enormi quantità d´acqua e di spianare interi habitat, non la pensa così la Norwegian Golf Federation, la terza federazione sportiva del Paese con 122 mila membri, che si propone di dimostrare che i campi da golf possono essere buoni esempi di sostenibilità nella pianificazione del territorio e nella creazione di moderni paesaggi culturali che contribuiscono alla conoscenza ed alla sensibilizzazione ambientale. La Federazione si è impegnata a rendere tutte le sue attività climate neutral entro il 2009.

E´ inutile dire che per alcuni eventi sportivi la sensazione che si tratti di operazioni di greenwashing è più che evidente, speriamo solo che l´Unep, oltre che a fare i conti e a gioire degli aumenti delle adesioni, faccia comprendere che rispetto dell´ambiente vuol dire anche cambio di modelli e stili di vita, che restano necessari anche se si compensa la CO2 prodotta dal rombare dei motori.

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