[12/02/2009] Energia

La Toscana chiede allŽUe di diventare laboratorio per geotermia e cattura CO2

FIRENZE LŽassessore regionale allŽambiente della Toscana, Anna Rita Bramerini (Nella foto)ha partecipato a Bruxelles alla Conferenza europea "Promotion and Regulations for Geothermal energy for a real sustainable future: Experiences and perspectives in Europe" organizzata dalla regione in collaborazione con lŽEuropean geothermal energy council, nellŽambito della settimana europea dellŽenergia sostenibile. La Toscana, che anche lŽUe riconosce come esempio da seguire vista la sua grande tradizione nella geotermia, si propone come laboratorio europeo per sperimentare nuove tecnologie per la geotermia, in particolare per la cattura e lo stoccaggio della Co2, la perforazione dei pozzi e la produzione di energia elettrica e termica.

La Bramerini ha chiesto alla Commissione Ue «di valutare la possibilità di sperimentare anche nelle 32 centrali geotermoelettriche della Toscana le nuove tecniche di cattura e stoccaggio della Co2. LŽobiettivo è individuare nuove tecnologie che possano ridurre al minimo lŽimpatto sullŽambiente e sfruttare al meglio questa risorsa che oggi contribuisce per il 25% al fabbisogno di energia elettrica della regione».

«La Toscana – ha detto lŽassessore – è lŽunica regione italiana a coltivare la risorsa geotermica per la produzione di energia elettrica. Ricordiamo che nella nostra regione si producono più di 700 megawatt di potenza da fonti rinnovabili. Tutto questo senza contare che il territorio toscano presenta della caratteristiche peculiari anche rispetto alle altre aree geotermiche europee. Il fluido geotermico presente in Toscana, infatti, registra temperature oltre i 300 gradi, molto più alte, ad esempio, di quelle islandesi. Non dobbiamo dimenticare che nel tempo la geotermia ha prodotto anche problemi nei nostri territori. Anche una fonte rinnovabile può risultare problematica per lŽambiente e per la popolazione, proprio per questo il livello di attenzione deve essere alto e la coltivazione di questa risorsa deve avvenire con la massima attenzione per lŽequilibrio del territorio ed utilizzando delle migliori tecnologie, senza mai perdere di vista le innovazioni prodotte dalla ricerca».

La Bramerini ha anche chiesto una disciplina europea per la regolamentazione dello sfruttamento geotermico e ricordato che «dalla liberalizzazione del mercato elettrico, così come auspicato dallŽAntitrust in una segnalazione dellŽautunno scorso al parlamento ed al governo italiano, potrebbero venire maggiori garanzie a tutela dei territori».

LŽassessore allŽambiente della Toscana ha toccato altri temi caldi per lŽenergia regionale: «Vorrei dare il mio sostegno – ha detto la Bramerini – alla proposta dellŽonorevole Giuntini del Pse perchè la Commissione includa nel pacchetto dei progetti da finanziare con i fondi messi a disposizione per fronteggiare la crisi economica anche gli interventi strategici per il rigassificatore Otl e per il metanodotto Galsi che approderà a Piombino dopo aver metanizzato la Sardegna».

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