[11/02/2009] Comunicati

La Regione Toscana al lavoro per potenziare e migliorare il ruolo di Arpat

LIVORNO. La Giunta regionale della Toscana ha approvato la proposta di legge per la riforma dell´Agenzia di protezione ambientale della Toscana presentata dall´assessore all´ambiente Anna Rita Bramerini.
Elemento portante della legge sarà il rafforzamento del controllo sul territorio, che si attuerà potenziando l´attività di monitoraggio dei 10 dipartimenti provinciali e trasferendo a livello di area vasta le attività di laboratorio.

«Abbiamo pensato a una riforma che rilanci e rafforzi l’attività dell’Agenzia – ha detto l´assessore - tenendo conto della crescente domanda qualitativa e quantitativa dei controlli su aria, acqua e suolo. Per questo la proposta di legge fa dell´Agenzia un ente terzo e imparziale che ha come obiettivo il controllo del territorio, inteso nell´accezione europea di prevenzione, monitoraggio, ispezione e repressione degli abusi».

Per rendere più trasparente il meccanismo di controllo nascerà il Catalogo, che fissa tempi e costi delle attività, distinguendo quelle obbligatorie, previste dalla legge, e quelle non obbligatorie, che possono essere richieste dagli enti locali, anche su istanza dei rappresentanti del mondo economico ed associativo della Toscana.

«La Regione si farà carico del costo delle attività obbligatorie – spiega l´assessore – mentre per le altre è previsto il concorso degli altri livelli istituzionali».

Arpat lavorerà soprattutto per le pubbliche amministrazioni, potrà svolgere attività per privati solo nei casi espressamente previsti dalla legge e sarà rafforzata l´organizzazione territoriale in dipartimenti provinciali cui si aggiungeranno delle attività di laboratorio di area vasta. Nel rispetto dell´accordo siglato tra gli assessorati all´ambiente e alla sanità, i sindacati e Arpat, quando saranno a regime questi laboratori vedranno la stretta interazione tra le strutture di Arpat, quelle del sistema sanitario pubblico e l´Istituto zooprofilattico dell´Italia centrale. In questo modo si ottimizzeranno le risorse concentrando gli investimenti e si garantirà maggiore efficienza.

Infine per garantire una sede di confronto tra le pubbliche amministrazioni (titolari delle funzioni amministrative e dunque anche di quelle di protezione ambientale) e Arpat è prevista una conferenza permanente, articolata sia a livello regionale che nelle singole Province. La Conferenza permanente sarà la sede nella quale gli enti locali, d´intesa con la Regione e sentite le espressioni del mondo economico, ambientale e sociale, individueranno le attività non obbligatorie necessarie per il territorio e ne monitoreranno la realizzazione.

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