[11/02/2009] Consumo

In Ue nuove colture Ogm nei campi? Lettera ai ministri per difendere futuro dell´agroalimentare

ROMA. Considerando l’interesse strategico del settore agroalimentare per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, l’importanza della salvaguardia ambientale e della agrobiodiversità agronomica, la scelta operata dai cittadini italiani durante la Consultazione Nazionale della Coalizione Liberi da Ogm, chiediamo alle autorità competenti in materia scelte univoche e coerenti, in occasione delle votazioni che riguarderanno, nelle prossime settimane, i mais transgenici Bt11 e 1507 e la moratoria sul mais Mon810 operata da Francia, Grecia e Ungheria.

I prossimi appuntamenti istituzionali (16 e 25 febbraio) del Comitato Europeo per la Catena Alimentare (Committee on the Food Chain and Animal Health) e, successivamente, del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente, sono fondamentali per garantire uno sviluppo agroalimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
I motivi di preoccupazione sono molti (alcuni dei quali già condivisi dal Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dello scorso 4 dicembre):

- non è stata operata una revisione delle linee guida dell’EFSA per la valutazione dell’impatto ambientale degli Ogm, così come auspicato da alcuni Paesi Membri e dalla stessa Commissione Europea;
- non sono state prese in considerazione le conseguenze ambientali dovute all’introduzione di Ogm resistenti agli insetti, né quelle dovute a colture tolleranti gli erbicidi, nonostante il mais Bt11 e il 1507 possiedano entrambe queste caratteristiche, tali preoccupazioni hanno indotto il Commissario dell´Ambiente Stavros Dimas a fermare l´iter autorizzativo;
- è stato ignorato il nuovo Regolamento sui pesticidi, in base al quale l’erbicida glufosinato, a cui sono resistenti il Bt11 e il 1507, è cancerogeno e mutageno conseguentemente, il suo utilizzo deve essere vietato;
- non sono stati valutati gli impatti socio-economici delle colture gm, come considerato dal Consiglio dei Ministri Ambiente
- gli effetti indiretti e a lungo termine del mais Mon810 non sono stati adeguatamente valutati (rendendo legittima l’applicazione del principio di precauzione di Francia, Grecia), e tale varietà è oggetto di valutazione per riapprovarne la commercializzazione e l´utilizzo.

Chiediamo un impegno concreto per evitare che, la mancanza di una maggioranza qualificata (prima nel Comitato e poi nel Consiglio dei Ministri), possa consentire alla Commissione Europea di imporre di fatto l’introduzione di Ogm nell’ambiente.

In attesa di avere un riscontro, porgiamo cordiali saluti,

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