[11/05/2006] Comunicati

E intanto ecco la fotografia di ciò che va e che non va

ROMA. Luci e ombre, come al solito. Con queste ultime che appaiono in maggioranza. Aspettando il futuro, il rapporto «Ambiente Italia 2006» fotografa intanto la situazione dell’ambiente italiano. Individuandone le carenze e andando a scovare i pregi.

Trasporti. Siamo il paese europeo, tra i 15 membri storici dell’Unione, con la più alta mobilità di passeggeri su strada: 15.400 chilometri per abitante all’anno, il 60% più della virtuosa Germania, ma anche il 31% più della media Ue, e, se si esclude il Lussemburgo, quello con la maggiore diffusione pro-capite di automobili (58 auto per 100 abitanti, la media Ue è di 48). Nel 2004 il 78% delle città italiane ha superato i limiti europei per l’inquinamento da polveri sottili (in Europa il 53,5%).

Energia. Nel 2004, per la prima volta da sempre, siamo scesi sotto la media europea per quanto riguarda l’intensità energetica, cioè il consumo di energia per unità di Pil (192,6 Kep/1000 euro 1995 contro una media europea di 190,8), e negli ultimi dieci anni, anche questo è un caso unico in Europa – i nostri consumi energetici sono cresciuti praticamente allo stesso ritmo del Prodotto interno lordo (13% contro 14%). Nel solare termico e nel solare fotovoltaico l’Italia è a terra: 8 metri quadrati ogni 1000 abitanti di pannelli per il solare termico (la media Ue è di 34) e 0,52 watt/abitante di potenza fotovoltaica installata (2,2 la media europea). E’ anche per questo che il carbone dopo anni torna a sorpassare l’idroelettrico e tutte le rinnovabili nel contributo alla produzione energetica. Le nostre emissioni di anidride carbonica sono cresciute dal 1990 ad oggi di oltre l’11%, mentre in base al Protocollo di Kyoto dovrebbero ridursi del 6,5% entro il 2012 e in Europa sono diminuite dell’1,7%.

Acque.. Il 45% delle acque di scarico sono fuorilegge (in Europa la percentuale scende al 25%), e quasi il 30% delle acque interne non è balenabile (in Europa solo il 7%).

Territorio. Galoppa l’abusivismo edilizio (140 mila edifici fuorilegge costruiti dal 2001 al 2005) e più del 30% delle coste italiane sono colpite da fenomeni di erosione (il Europa sono il 20%).

A fronte di tanti guai, il rapporto «Ambiente Italia 2006» ha raccolto anche alcune indicazioni confortanti, che partono dalla questione della protezione del territorio. Circa il 15% del territorio nazionale è, infatti, costituito da aree protette (parchi, riserve, zone tutelate in base a direttive europee), contro il 12% dell´Europa dei 15. Oltre il 6% della superficie agricola è coltivata secondo metodi biologici (quasi il doppio della media europea), siamo anche il Paese con il numero più alto di prodotti tipici a marchio europeo Dop e Igp (145 su un totale di 678) e ben 353 vini Doc e Docg. Crescono fortemente anche le certificazioni Iso e Emas e i prodotti con marchio europeo Ecolabel.

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