[04/02/2009] Rifiuti

Antananarivo soffoca nei rifiuti mentre la politica insanguina le piazze

LIVORNO. Mentre il presidente del Madagascar Marc Ravalomanana e Andry Rajoelina, sindaco di Antananarivo e capo dell´opposizione, si contendono il potere in un Paese che sta vivendo un a fragile tregua dopo giorni di scontri sanguinosi, la capitale del Paese rischia di finire sommersa dai rifiuti.

A denunciarlo è l´associazione dei 192 Fokontany di Antananarivo. Il Fokontany è una suddivisione amministrativa malgascia a livello comunale che può essere diversa secondo l´importanza degli agglomerati urbani, e può comprendere quartieri, villaggi e case sparse. Gli abitanti del Fokontany costituiscono il le "Fokonolona".

E proprio da loro, abbandonate le barricate che hanno bloccato per giorni la città, arrivano gli allarmi sulla propagazione di malattie e la proliferazione di immondizia nelle strade che non viene ritirata da più di due settimane.

Le informazioni raccolte dall´associazione dei fokontany , evidenziano che il problema esisteva già prima dei disordini politici. Nella capitale malgascia il ritiro dei rifiuti è male organizzato, il Service autonome pour la maintenance (Sam-va) «funziona al rallentatore, manca di personale – spiega il presidente dei 192 Fokontany, Bernard Joseph – Siamo sommersi».

Per correre ai ripari i fokontany hanno assunto degli agenti che sorvegliano i cumuli sacchi di rifiuti e impediscono che ne vengano gettati altri. «Non è che una misura provvisoria – spiega Bernard Joseph – ma siccome i fokontany non sono in grado di fare meglio, facciamo intanto questo».

Intanto Antananarivo sta riprendendo la vita normale, riaprono i grossisti indo-pakistani dei quartieri di Sanfily e Tsianaloka ed il cibo comincia a riapparire nei negozi dopo una settimana di scontri tra polizia ed opposizione. Ma i prezzi sono esorbitanti e circolano voci che la polizia sarebbe pronta a fare perquisizioni nelle case per recuperare tutto il riso saccheggiato durante i disordini politici dei giorni scorso.

Il riso proviene in gran parte dal Pakistan in sacchi dello stesso colore ed uno dei trucchi è quello di metterlo in sacchi di diverso colore per non farselo sequestrare dai gendarmi.

Quello che però è evidente è che il Paese è al collasso, in mano ad un leader gretto come Ravalomanana e ad un´opposizione avventurista. Mentre i servizi pubblici sono al collasso, il cambiamento climatico picchia duro sulla grande isola con conseguenze tragiche sull´agricoltura e sulla biodiversità incredibile del Madagascar. Un patrimonio mondiale che forse le comunità di base malgasce stanno cominciando a capire di dover difendere dall´indifferenza del mondo e da una classe dirigente nazionale che sta svendendo il Paese al peggiore offerente.

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