[04/02/2009] Rifiuti

Riciclare, la buona intenzione nel Waste management plan della città di Dublino

FIRENZE. Nell’ultimo decennio Dublino ha rappresentato il cuore dello sviluppo economico dell´Irlanda grazie alla forte crescita del settore commerciale ed industriale. Un numero crescente di persone si è spostata nella capitale irlandese e la popolazione residenziale si è ingrandita nell’arco di poco tempo.

Ma se fino a pochi mesi fa le prospettive davano Dublino sempre più proiettata a livello internazionale, oggi l’Irlanda tutta si trova ad affrontare una crisi globale che nell’isola verde sembra essere ancor più devastante che in altri Paesi europei.

In questo contesto risulta evidente la necessità di una gestione sostenibile del centro urbano, con particolare attenzione ai rifiuti prodotti. Le autorità dublinesi si stanno impegnando da tempo in questo senso attraverso un Regional waste management plan: il programma prende in considerazione il periodo 2005-2010 e prevede strategie mirate all´aumento del livello di rifiuti riciclati cercando di minimizzare al massimo l´arrivo dei rifiuti in discarica (quindi l´obiettivo primario pare non essere la riduzione della produzione dei rifiuti, come invece sarebbe più auspicabile). Ma vediamo alcuni numeri.

La popolazione di Dublino è passata da 1.122.821 abitanti nel 2002 a 1.187.176 nel 2006 (+6%) ed il numero delle famiglie è aumentato da 379.372 nel 2002 a 420.429 nel 2006 (+11%). Secondo i dati ufficiali forniti dalla municipalità dublinese e relativi al 2006, la quantità di rifiuti generati dalle famiglie dublinesi è stata di 471.352 tonnellate, un +3% rispetto al 2003. Di questi il 28% è stato effettivamente riciclato con un aumento registrato del 12% dal 2003.

Le ragioni di tale incremento dipendono da un miglioramento nella gestione municipale: è cresciuto il numero dei bidoncini per la raccolta differenziata situati nelle strade, si sono moltiplicati i servizi al cittadino per la raccolta dei rifiuti pericolosi ed ingombranti, ma soprattutto nuovi centri di riciclo sono stati creati in tutta la regione.

Dato negativo, invece, riguarda la quota dei rifiuti industriali prodotti, aumentati del 22% rispetto al 2003 (una crescita percentuale ancher più alta di quella del Pil dunque), arrivando a 819.861 tonnellate nel 2006. Nonostante ciò, anche in questo caso c’è un dato positivo per i rifiuti effettivamente riciclati, passati da un valore del 34% nel 2003 ad uno del 48% nel 2006.

Arthurstown and Balleally sono le due discariche attive a Dublino, gestite a livello municipale. Grazie al Regional waste management plan della capitale irlandese la quota di rifiuti in discarica è passata dal 74% nel 2003 al 60% nel 2006, anche se poi nel piano irlandese non si specifica che fine faccia il restante 12% di rifiuti (28% riciclo, 60% discarica) visto che al momento sull’isola di smeraldo non è attivo alcun inceneritore.

L´obiettivo primario delle amministrazioni locali sarebbe quello di raggiungere un 16% di rifiuti in discarica entro il 2013, sfida piuttosto utopistica secondo quanto dichiarato nello stesso report, anche se secondo quanto stabilito dal Regional waste management plan le autorità dublinesi dovranno inoltre impegnarsi, entro la scadenza fissata al 2010, a mettere in funzione due impianti di compostaggio e ad avviare la costruzione dell´inceneritore di Poolbeg. Questo sempre nell’ottica di una diminuzione dei rifiuti in discarica e dell’innalzamento quantitativo e qualitativo di quelli riciclati.

Il documento poi prende in esame una particolare categoria di rifiuti all’interno del dato generale degli Rsu: per quanto riguarda i rifiuti da soli imballaggi la quota del riciclato è passata dal 37,2% nel 2003 al 48,8% nel 2006 e gli ultimi dati rivelano un progresso che mira a raggiungere il 55%.

La quantità di rifiuti da demolizioni e costruzioni, invece, era pari a 7,6 milioni di tonnellate nel 2006 con un aumento netto rispetto al 2003 (3,9 milioni di tonnellate) che rispecchia gli anni del boom immobiliare irlandese: del totale prodotto nel 2006, l´80% è stato riciclato e le previsioni mirano a raggiungere un 85% entro il 2013.

Torna all'archivio