[04/02/2009] Energia

Nucleare, la Russia fa affari con la Siemens e pensa alla centrale post-Cernobyl in Bielorussia

LIVORNO. La Siemens non può più fare affari nucleari in patria e cerca partner all´estero trovandone uno molto premuroso in Russia: Vladimir Putin. Il primo ministro russo ha detto ai dirigenti della multinazionale tedesca: «Siamo pronti a passare dai progetti isolati alla realizzazione di un ampio partenariato tra Siemens e la nostra società Rosatom. Le due società potranno lavorare coingiuntamente in Russia e in Germania e in Paesi terzi».

I tedeschi stanno facendo grandi affari con l´ex nemico russo: la Siemens è presente sul mercato russo da diversi anni e attualmente partecipa alla realizzazione di un treno ad alta velocità che dovrebbe collegare Mosca e San Pietroburgo.

Secondo Putin «La società tedesca contribuisce fortemente allo sviluppo degli scambi commerciali tra i due Paesi che sono aumentati del 40% nel 2008 per raggiungendo circa 60 miliardi di dollari. Il fatto che voi organizziate delle riunioni di Consiglio di amministrazione a Mosca è significativo».

Le critiche che si levano in Germania contro l´autoritarismo putiniano non sembrano toccare né la Siemens, né il governo della grosse koalition. Si sa, pecunia non olet, soprattutto quando ci sono di mezzo nucleare e idrocarburi.

Siemens intende realizzare con Gazprom, il forziere energetico dell´oligarchia putiniana, dei progetti congiunti per la produzione di gas naturale liquefatto (Gnl). Un comunicato del monopolista statale russo da conto di un incontro di lavoro a Mosca tra il presidente di Gazprom Alexei Miller e quello della Siemens Peter Löscher che «hanno passato in rassegna i risultati della cooperazione delle due società nel 2008, la realizzazione dell´accordo di partenariato strategico (firmato il 3 aprile 2008, ndr) e gli obiettivi per il futuro».

Le due società «Vogliono accrescere la loro cooperazione e realizzare nuovi progetti congiunti, soprattutto in materia di tecnologie di produzione di Gnle e di creazione di infrastrutture di manutenzione per opere energetiche».

La collaborazione tra Gazprom e Siemens è iniziata nel 1993, subito dopo la fine dell´Urss e nel mezzo degli anni di collasso economico che ne seguirono, con la realizzazione di un progetto di telecomunicazioni e di automatizzazione dei processi tecnologici in diversi giacimenti di gas russi.

Intanto il presidente russo Dmitri Medvedev cerca di liquidare definitivamente l´eredità della catastrofe nucleare di Cernobyl e lo fa nel Paese forse più colpito, la fedele dittatura Bielorussa.
Medvedev sostiene la decisione di Minsk di costruire una centrale nucleare e riconferma la volontà di Mosca di partecipare al progetto.

«Siamo molto interessati al progetto che punta a costruire una centrale nucleare e pertanto reiteriamo la nostra volontà di partecipare, sia con i nostri specialisti che grazie alle nostre risorse – ha spiegato il portavoce del Kremlino all´inizio di una riunione del Consiglio di Stato superiore dell´Unione Russia- Bielorussia.

Minsk progetta di terminare il cantiere della centrale nucleare da 2.000MW di Ostroviets, nella Bielorussia occidentale, nel 2018, e il primo blocco dovrebbe essere avviato nel 2016.

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