[04/02/2009] Comunicati

A Delhi il vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile

LIVORNO. Il Forum degli amministratori delegati di grandi imprese che è in svolgimento a New Delhi rappresenta l´anticipo del Delhi sustainable development summit (Dsds) un grande evento che dal 2001 viene organizzato dal The energy and resources instutute (Teri) nella capitale dell´India.

Il tema del Ceo forum è quest´anno "Climate Change: perspective from the change makers in business" ed affronta lo spinoso tema di come le imprese possano contribuire ad affrontare il cambiamento climatico e su "come e perché" la green economy sia una buona scelta. I dirigenti delle imprese esaminano le opportunità e gli scenari per il business nei Paesi emergenti, con particolare attenzione allo sviluppo di efficienza energetica, introduzione di tecnologie pulite, finanza, assicurazioni, cambiamenti degli "stili di vita" nel mondo degli affari, ed altre opzioni fino ad ora inesplorate.

Il Dsds che inizia il 5 febbraio e terminerà il 7, è un vero e propri vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile che punta a fornire soluzioni a lungo termine e che vedrà la partecipazione di Capi di Stato o di governo, ministri, premi Nobel, scienziati, dirigenti di aziende di tutto il mondo.

Il Dsds 2009 punta a rafforzare l´attenzione verso l´appuntamento di fine d´anno a Copenhagen attraverso un approccio etico ed equo, per arrivare ad un accordo globale sul cambiamento climatico per il post-2012.

Leader del settore, opinion-maker ed esperti del cambiamento climatico si riuniscono a New Delhi «per creare un uniforme livello di comprensione tra tutti i soggetti interessati e formulare significative opzioni politiche per un dialogo costruttivo in materia di cambiamento climatico e tentare di giungere ad un accordo».

Lo strumento pratico per far questo è l´International climate change exhibition che mette in mostra i migliori prodotti, servizi e nuove tecnologie già disponibili per contrastare il cambiamento climatico.

Teri ha invitato anche registi, governi e istituti di ricerca, sia indiani che stranieri, a presentare al summit film sui cambiamenti climatici che spieghino come i loro effetti già in corso influenzino la sicurezza alimentare, la biodiversità, l´acqua, e le condizioni di vita delle persone.

Al vertice di New Delhi si terrà anche un Africa day, con la partecipazione di una folta delegazione di ministri africani e che discuterà della necessità di produrre un nuovo modo di pensare e del miglioramento dell´a qualità dell´azione collettiva e pubblica per rispondere alle necessità di adattamento e mitigazione che pone il climate change in Africa all´interno del necessario partenariato mondiale e regionale.

Il "Young Global Leaders Meet" metterà insieme studenti universitari di molti Paesi che si confronteranno con leaders politici, filosofi, premi Nobel, dirigenti d´azienda su temi emergenti del cambiamento climatico.

Il Dsds 2009 prevede diverse sessioni:

1. La sfida del cambiamento climatico: coinvolgere tutti i soggetti interessati per un accordo globale equo, basato sul principio di "responsabilità comuni ma differenziate" tanto caro a Cina, India ed altri Paesi emergenti. I riferimenti sono l´Ipcc, il Piano di azione di Bali. sui cambiamenti climatici) ed altri accordi internazionali. L´attenzione è posta sulle valutazioni scientifiche dell´Ipcc, i risultati delle Conferenza di Bali e Poznan e sulle opportunità che ne derivano per le imprese da questo.

2. "Global Finance 2" e trasferimento di tecnologia per rafforzare e facilitare l´adattamento e le iniziative per basse emissioni di carbonio nei paesi in via di sviluppo. Le emissioni di gas serra devono comunque essere sempre "misurabili, verificabili, e rapportabili" e basate su criteri e principi di equità. Saranno presentati specifici scenari che prevedono regimi diversi.

3. Adattamento agli impatti dei cambiamenti climatici impatti per rafforzare le capacità dei paesi in via di sviluppo. Comprensione dei bisogni di adattamento ed impegno per individuare le priorità di azioni per l´adattamento, specialmente per quanto riguarda le principali vulnerabilità e le risposte globali in favore dei Paesi in via di sviluppo con la creazione di un´adeguata capacità di adattamento.

4. Riduzione delle emissioni di gas serra attraverso un nuovo accordo che preveda tagli certi sia in termini assoluti che pro-capite. Sviluppo di una metodologia coerente e trasparente per misurare e ridurre le emissioni. Piani d´azione concreti, a termine e misurabili, in grado di quantificare a livello nazionale l´attuazione delle politiche di mitigazione dei cambiamenti climatici contenute nel Piano di Bali. Fine della deforestazione come opzione per l´attenuazione, con lo sviluppo di politiche nazionali e internazionali incentrati sulla salvaguardia delle foreste, dei suoli e delle loro risorse naturali come mezzo per ridurre le emissioni. Applicazione ed opportunità di finanziamenti da parte della Banca mondiale fornite dalla Redd (riduzione delle emissioni da deforestazione nei paesi in via di sviluppo). Incentivi offerti dalla gestione sostenibile delle foreste come forma di salvaguardia compensata attraverso il carbon market e nuove politiche per i Paesi più colpiti dalle deforestazione.

5. Gestire gli impatti, l´adattamento e la vulnerabilità: la sfida per l´Africa. Creare nelle varie regioni dell´Africa le capacità di valutare gli specifici impatti dei cambiamenti climatici e la definizione di misure di adattamento, attraverso ricerche incentrate su agricoltura, sviluppo rurale, territorio, e desertificazione. Ma in Africa occorre anche ridefinire il ruolo delle organizzazioni internazionali e della comunità mondiale.

6. Media: editorial on climate change. Si tratta di un forum su come i media rispondono al cambiamento climatico che prevede discussioni sugli stili di vita e le tecnologie sostenibili e di quanto giornali, radio, internet e televisione riescano ad interpretare e far conoscere "la necessità di cambiare".

7. Obblighi del processo di cambiamento: Bali-Poznan-Copenhagen. Il processo di revisione internazionale in atto nel quadro del post-2012 e della lotta contro il cambiamento climatico.

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