[02/02/2009] Comunicati

Global 100: la sostenibilità delle imprese è occidentale. Nella classifica anche Atlantia e Saipem

LIVORNO. In chiusura del Forum economico mondiale di Davos è stato presentato l´elenco "Global 100 most sustainable corporations in the world" (Msci-world) reaizzato ogni anno dalla rivista canadese "Corporate knights" in collaborazione con la statunitense Innovest strategic values advisor.
La "classifica" punta a distinguere quelle grandi imprese che hanno sviluppato le migliori attitudini per gestire gli attuali rischi ed opportunità in campo ambientale, sociale e di governance. L´elenco viene redatto da Innovest prendendo in considerazione i dati di 1.800 grandi imprese del mondo ed è abbastanza strano ritrovarci molte delle multinazionale e delle grandi imprese nazionali che spesso vengono accusate di danneggiare l´ambiente con le loro attività e progetti e di violare i diritti dei lavoratori nei Paesi in via di sviluppo dove delocalizzano le loro attività.

Nel 2009 si confermano nel Global 100 Most sustainable corporations solo due imprese italiane: Atlantia (la nova denominazione d Autostrade Spa) e Saipem, una Spa del gruppo Eni organizzata in tre unità di business: offshore, onshore e perforazioni per petrolio che opera soprattutto in attività oil & gas in acque profonde e nelle aree più remote del mondo e che è leader nella fornitura di servizi di ingegneria, procurement, project management e costruzione.

Da notare che l´elenco pare abbastanza stabile: i due terzi (65%) delle grandi imprese incluse erano già presenti nel 2008.

Secondo l´editore di Corporate knights, Toby Heaps, «Mentre i mercati fluttuano molto, imprese come quelle presenti in Global 100, dimostrano una gestione prudente di tutti gli interessi delle parti coinvolte, costituisce la migliore opzione a lungo termine per i loro investitori».

Per compilare l´elenco Innovest individua nei vari settori imprenditoriali tutte le grandi società che abbiano ottenuto un punteggio combinato AAA al 31 dicembre, poi elimina tutti gli AAA-rated securities non ancora elencati nel Msci-world, e quelle acquisite od inglobate in società che non rispettano standard di qualità indipendenti. Le migliori di ogni categoria vengono incluse nell´elenco Global 100.

«Si deve notare – dicono ad Innovest – che le imprese di Global 100 non sono disposte in un ordine particolare, se non quello alfabetico. Questo è perché non crediamo che sia particolarmente significativo, o addirittura metodologicamente possibile, per dare alle imprese voti assoluti sulla sostenibilità, visto che le diverse industrie hanno una serie di dinamiche sociali e ambientali molto diverse. Paragonare o integrare imprese petrolifere o del gas con alter orientate direttamente alla produzione di cibo, a nostro parere è come confrontare le mele e gli aranci. Le imprese nella Global 100 list sono quindi i Category leaders in termini e gestione ambientale, sociale e governance (Esg) e di gestione dei rischi e delle opportunità per ciascuna delle categorie»

Scorrendo l´elenco ci si rende conto che la "sostenibilità" sembra una scelta che riguarda esclusivamente il mondo degli affari occidentale e il Giappone: l´unica grande azienda cinese presente nel 2008, la Mtr corporation limited, esce da una classifica che è dominata dagli Usa con 20 imprese (Advanced Micro Devices, Alcoa Inc, Amazon.com Inc, Baxter International Inc, Coca Cola Company, Dell Inc, Eastman Kodak Company, FPL Group Inc, Genzyme Corp., Goldman Sachs Group Inc, Hewlett-Packard Company, Intel Corp., Nike Inc, PG & E Corp., Pinnacle West Capital Corp., Procter & Gamble Company, Prologis, State Street Corp., The Walt Disney Company, United Technologies Corp.), poi viene la Gran Bretagna con 19 (BG Group PLC, BHP Billiton PLC, British Land Company PLC, British Sky Broadcasting Group PLC, Cable & Wireless PLC, Cairn Energy PLC, Centrica PLC, Diageo PLC, Glaxosmithkline PLC, Land Securities Group PLC, London Stock Exchange Group PLC, Lonmin PLC, Prudential PLC, Reed Elsevier PLC, Sainsbury (J) PLC, Smith & Nephew PLC, The Capita Group PLC, Unilever PLC, Whitbread PLC), terzo il Giappone con 15 Aeon Company Limited, Daikin Industries Limited, East Japan Railway Company, Honda Motor Company Limited, Kuraray Company Limited, Mitsubishi Heavy Industries Limited, Nippon Yusen KK, NTT Data Corp., NTT Docomo Inc, Panasonic Corporation, Ricoh Company Limited, Sekisui Chemical Company Limited, Sompo Japan Insurance, Toppan Printing Company Limited, Toyota Motor Corp.). A seguire: Francia con 8 imprese Francia (Accor, Air France-KLM, Credit Agricole SA, Groupe Danone, Lafarge SA, L´Oreal, Michelin, Saint Gobain), Germania con 7 (Adidas, BASF SE, Deutsche Boerse AG, Fresenius Medical Care AG, Hochtief AG, Muenchener Rueckversicherung AG, SAP AG), Canada (Encana Corp., Royal Bank Of Canada, Telus Corp., Toronto-Dominion Bank, Transcanada Corp) e Finlandia con 5 Finlandia (Kesko OYJ, Neste Oil OYJ, Nokia Corporation, Stora Enso OYJ, Wartsila OYJ) e Svezia (Atlas Copco AB, Ericsson Telephone AB, H & M Hennes & Mauritz AB, SCA AB, Scania AB), tutte e tre con 5 grandi imprese; Danimarca (Novo Nordisk A/S, Novozymes A/S, Vestas Windsystems A/S), Spagna (Acciona SA, Iberdrola SA, Inditex SA), Australia (Dexus Property Group, Lend Lease Corp. Limited, Sims Group Limited), Svizzera (Geberit, Roche Holdings Limited, Swiss Reinsurance Company) con 3 imprese ognuna. Dopo l´Italia, con una grande impresa a testa ci sono solo Norvegia (Statoilhydro ASA) e Olanda (TNT NV).

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