[29/01/2009] Urbanistica

Al via i lavori per il riassetto idraulico e ambientale del bacino del fiume Cecina

PISA. A breve partiranno gli interventi previsti nel Piano di assetto idrogeologico del Bacino regionale Costa Toscana per quel che attiene il bacino del fiume Cecina. Si tratta di una serie di progetti mirati al riassetto idraulico ed ambientale elaborati a seguito di studi preliminari, che prevedono interventi per 5,5 milioni di euro.

L’annuncio è stato dato dalla provincia di Pisa alla presenza di rappresentanti dei comuni interessati: Pomarance, Volterra, Castelnuovo, Montecatini, Riparbella, Castellina, Montescudaio, Casale, Guardistallo, Monteverdi.

«Questi studi – spiegano i tecnici della provincia - mostrano, per l´aspetto idraulico, che portate con eventi di ritorno fino a 200 anni non determinano particolari problemi di sovralluvionamento nell´alveo del Cecina, mentre ne creano sugli affluenti, particolarmente in quelli minori in destra idrografica. Infatti, l´improvviso cambio di pendenza del bacino provoca il deposito del materiale grossolano trasportato, con riduzione della capacità di deflusso in corrispondenza di strutture quali attraversamenti stradali e ferroviari».

Per questo motivo i primi interventi che partiranno nel 2009 riguarderanno proprio gli affluenti del Cecina (Le Botra, Lopia, Lupicaia, Sterza, Trossa, Gagno) e successivamente si interverrà anche sull’asta principale: un intervento è programmato in località La Steccaia (Riparbella), ed un secondo, al quale è destinata la spesa maggiore (1 milione e 540mila euro), prevede la realizzazione di alcune difese di sponda con tecniche di ingegneria naturalistica, diffuse nel tratto di fiume che va dalla traversa della "Steccaia" sino a Saline di Volterra.

Nella spesa complessiva- informano i tecnici provinciali- è compresa la manutenzione straordinaria della medesima traversa e la costruzione di una nuovo tratto arginale a difesa della strada provinciale 68 nel comune di Montecatini Valdicecina (località Verde Oasi). L’intervento prevede la restituzione del materiale asportato al fiume Cecina stesso, in aree opportunamente individuate così da non sottrarlo al suo ciclo naturale.

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