[27/01/2009] Parchi

Ora i lupi fanno paura anche di là dell´Arno

FIRENZE. Da destra e da sinistra cresce la preoccupazione per i lupi e si chiedono spiegazioni all’assessore provinciale all’agricoltura, caccia e pesca Pietro Roselli «La presenza di gruppi di lupi si sta facendo sempre più massiccia sul nostro territorio – riconosce Roselli – e crea pesanti preoccupazioni e danni agli allevatori. Nel Mugello un pastore è stato costretto ad allontanare ed impaurire, con un forcone, i lupi che si avvicinavano al gregge. A Gambassi Terme sono state trovate una decina di pecore sgozzate. La situazione sta assumendo un carattere sempre più preoccupante perché si sapeva della presenza dei lupi nella fascia appenninica ma non si pensava che questi branchi avessero attraversato anche l’Arno».

L’assessore, come in altre occasioni ripete le soluzioni messe in campo almeno per arginare il problema «Le uniche possibilità sono quelle di trovare sostegno agli allevatori, con la corresponsione giusta degli interventi di recinzione e sicurezza per potere tenere i loro greggi il giorno e la notte in sicurezza dal lupo. Abbiamo incaricato i nostri tecnici di effettuare un’azione di monitoraggio per capire l’effettiva presenza sul territorio dei lupi e se, nel caso di Gambassi Terme, si sia trattato di una vicenda saltuaria o occasionale».

Per Comucci (Fi) la risposta dell’assessore non è soddisfacente: «La sensazione è che veramente non si sappia quali pesci prendere. Non sappiamo, ad oggi, quale concreta iniziativa assumere, questo è il punto centrale di cui si sta discutendo. Abbiamo già presentato molte domande d’attualità sul tema perché il problema dei lupi è molto sentito però, grandi soluzioni purtroppo non ci sono. Sento parlare di tutela e risarcimento ma si dice anche che questo non è più sufficiente, sento parlare di riequilibrare la fauna, e allora proviamo a fare veramente dei tentativi in questo senso, sento anche parlare di recinzioni pubbliche con l’aiuto della provincia per cercare di arginare questo fenomeno, e allora proviamo a insistere sotto questo aspetto. La mia preoccupazione- conclude Comucci- è che probabilmente si è alterato l’ecosistema. Il cibo dei lupi è sceso a valle e, conseguentemente, anche i lupi si avvicinano sempre più ai greggi».

E questa è un’ipotesi logica. Anche da sinistra si è giunti alla stessa conclusione: «Occorrono interventi atti a prevenire il ripetersi nuovamente di certe situazioni che, purtroppo, si stanno registrando in questi ultimi tempi-dichiara Malquori (Pd)- L’ecosistema purtroppo si è talmente destabilizzato che certi comportamenti che fino a qualche anno ritenevamo impossibile, oggi purtroppo si stanno verificando. C’è, quindi, bisogno di uno sforzo aggiuntivo per cercare di arginare il problema che porta, sicuramente, angoscia e un danno pesante sull’attività imprenditoriale».

L’assessore Roselli non ha certamente la bacchetta magica per risolvere il problema ma, se si ritengono le preoccupazioni fondate, forse è giunto il momento di affidare uno studio approfondito a specialisti della materia in modo che si possa giungere ad ipotizzare soluzioni strutturali.

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