[10/05/2006] Comunicati

L´Italia dopo Berlusconi, domani il Rapporto Ambiente Italia 2006

ROMA. Sarà presentato domani a Roma, nella sede nazionale di Legambiente, in Via Salaria, il rapporto «Ambiente Italia 2006». Il volume, curato dall’Istituto di ricerca Ambiente Italia, richiama le recenti elezioni politiche: il suo titolo è «Dopo Berlusconi. L’ambiente in 100 numeri». A presentare il volume saranno Roberto Della Seta (presidente nazionale di Legambiente), Ermete Realacci (presidente onorario), Francesco Ferrante (direttore generale) e Duccio Bianchi (curatore del rapporto, Istituto di ricerca Ambiente Italia).

Le poche anticipazioni che filtrano disegnano un paese malconcio da cinque anni di quella che viene definita «cura Berlusconi», per le scelte compiute dal governo uscente. Vengono citati «il condono edilizio, la messa in vendita dei beni storici e ambientali, la legge delega che ha cancellato leggi preziose come quelle sui rifiuti e sulle acque». Ciò che connota negativamente la politica ambientale del centrodestra italiano sono anche, per Legambiente, le scelte non fatte: «Nulla per rendere più moderni e meno inquinanti i trasporti e i sistemi energetici, nulla per promuovere quella “soft economy” che è la via maestra di uno sviluppo sostenibile».

Fra i tanti indicatori che compaiono nel rapporto, ne vengono scelti tre molto eloquenti per dare un quadro di sintesi: l’Italia presenta un rapporto tra consumi energetici e Pil, misura dell’efficienza energetica, superiore alla media europea; siamo sopra del 20% rispetto ai nostri obiettivi di riduzione dei gas serra scritti nel Protocollo di Kyoto; dopo una fase di stasi l’abusivismo edilizio ha ripreso a galoppare, spinto dalla sanatoria generalizzata di tre anni fa.
Il rapporto cerca anche di guardare al futuro, consegnando idealmente «al nuovo governo un “promemoria” di scelte concrete e subito “cantierabili” con cui combattere il declino nel segno dell’ambiente».

Completa il lavoro un «inedito» non privo di interesse: la traduzione italiana del discorso pronunciato dall’ex presidente degli Stati Uniti Bill Clinton alla Conferenza mondiale sul clima di Montreal. Anche Clinton dice che le energie pulite – il solare, l’eolico – non sono soluzioni “di nicchia” ma il futuro dell’energia, la via maestra per scongiurare cambiamenti climatici catastrofici e opportunità di sviluppo, innovazione, lavoro. «Sarebbe già molto che Romano Prodi, il suo Governo, la sua maggioranza – sostengono i curatori del rapporto – trasformassero per l’Italia queste parole in fatti».

Torna all'archivio