[23/01/2009] Parchi

I bruchi all´attacco della Liberia e dell´Africa occidentale

LIVORNO. «Orde infestanti di bruchi affamati sono comparse nel nord della Liberia, distruggendo le coltivazioni e la vegetazione e costringendo contadini terrorizzati a fuggire dai villaggi, facendo profilare all´orizzonte il rischio di un´emergenza alimentare, sanitaria ed ambientale in tutta l´Africa occidentale». E´ così che la Fao descrive quello che sta accadendo nel piccolo Stato africano dell´Africa occidentale uscito da poco da una devastante guerra civile. L´infestazione è stata definita come la peggiore in Liberia negli ultimi trent´anni. L´ultima infestazione di questa specie di bruchi nella regione è stata nel 2006 in Ghana.

I bruchi delle dimensioni di 2/3 centimetri vengono descritti come "neri, striscianti e pelosi", avanzano a decine di milioni, divorando al passaggio piante ed interi raccolti. In alcuni casi hanno invaso case e edifici e rappresentano una nuova enorme minaccia per la già precaria situazione di sicurezza alimentare della regione. Quello descritto dalla Fao è una specie di brulicante blog: «In alcune comunità rurali gli abitanti non sono stati in grado di raggiungere le proprie case perché completamente circondate dalle orde di parassiti».
L´invasione per ora interessa 46 villaggi nelle province settentrionali di Bong, Lofa e Gbarpolu, è stato colpito oltre un terzo della popolazione della provincia di Bong (200.000 abitanti). I bruchi sarebbero della specie Spodoptera spp, e stanno avanzando verso la frontiera con la Guinea.

Winfred Hammond, che rappresenta la Fao in Liberia, è l´uomo giusto nel posto giusto, visto che si tratta di un entomologo, e se dice che questa è una «emergenza nazionale" c´è da crederci. Per Hammond «a meno che l´infestazione non venga al più presto contenuta è assai probabile che possa diventare una crisi regionale coinvolgendo i paesi limitrofi Guinea, Sierra leone e Costa d´Avorio». La Fao spiega che «la situazione è aggravata dal fatto che molti pozzi e corsi d´acqua della zona siano stati contaminati per l´enorme volume di feci depositati dalle orde di bruchi e non siano più disponibile per il consumo umano» e resa più difficile anche dal fatto che gran parte della zona infestata non è raggiungibile con mezzi motorizzati.

L´invasione per ora interessa 46 villaggi nelle province settentrionali di Bong, Lofa e Gbarpolu, è stato colpito oltre un terzo della popolazione della provincia di Bong (200.000 abitanti). Si ritiene che i bruchi, che si sospetta si tratti della specie Spodoptera spp, stiano attualmente avanzando verso la frontiera con la Guinea. Una task force Fao con esperti del Ghana e della Sierra leone sta valutando la situazione per preparare un piano d´azione d´urgenza e studiare le contromisure più appropriate a medio e lungo periodo.

Hammond spiega che «Esemplari di bruchi sono stati mandati ad Accra, in Ghana, per essere identificati con esattezza e per determinare quali pesticidi siano più appropriati per combatterli. La Liberia ha creato tre comitati per affrontare la crisi che si occupano rispettivamente della pianificazione, della mobilizzazione delle risorse e della comunicazione ed informazione, ma secondo Hammond «al Paese mancano le risorse finanziarie e la capacità tecnica necessarie per combattere questa emergenza da solo e avrà bisogno di aiuti internazionali» L´esperto Fao ha messo in guardia contro l´uso di pesticidi aerei «perché contaminerebbero ulteriormente il già precario approvvigionamento idrico della zona. E la Fao da parte sua raccomanda l´impiego di biopesticidi meno rischiosi, qualsiasi sia il metodo che verrà adottato».

I terribili bruchi sembrano infischiarsene: le aree che sono state trattate con pesticidi da terra sono state velocemente reinfestate. «Questo – spiega Hammond - si deve al fatto che molti bruchi vivono sulle foglie di alberi giganti come il Dahoma, che può raggiungere oltre otto metri d´altezza. L´infestazione si sta diffondendo velocemente per due fattori: gli insetti si moltiplicano molto rapidamente e le falene adulte possono volare per lunghe distanze col favore delle tenebre».

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