[23/01/2009] Comunicati

La difficile strada delle imprese nell´hotspot dell´Asia-Pacifico

LIVORNO. Come può l´Asia-Pacifico trasformare la lotta contro il cambiamento climatico in un buon affare? Come possono le imprese della regione adattarsi ai cambiamenti climatici per proteggere i loro investimenti ed essere allo stesso tempo una forza trainante nella lotta contro il global warming? Sono questi i molto concreti argomenti che si sono posti a Bangkok il 22 gennaio i 300 selezionati partecipanti all´Asia-Pacific Business Forum 2009/Climate Game Change – Innovations and Solutions for Climate Change Adaptation.

L´iniziativa è stata organizzata congiuntamente dalla Swedish international development cooperation agency (Sida) e dalla Commissione economica e sociale per l´Asia e il Pacifico dell´Onu (Escap) ed ha riunito dirigenti d´azienda e rappresentanti di governi, società civile e organizzazioni internazionali di tutta la regione, e punta a promuovere nuove idee e partenariati per avviare la lotta contro il cambiamento climatico. Alla luce del cambiamento climatico in corso, l´Asia-Pacifico è una delle aree più rischiosi per fare affari.

Il Sud e Sud-Est asiatico sono uno dei principali "hotspot" del climate change, particolarmente a rischio di cicloni, inondazioni e siccità. Il clima più caldo sta facendo prosperare popolazioni di insetti nocivi, le colture diventano così più vulnerabili alle malattie e la salute umana è messa a rischio dall´espansione di malattie come la dengue. Una situazione che sta portando le compagnie di assicurazione in tutto il mondo a cambiare le loro politiche con polizze e prezzi che riflettano i nuovi rischi innescati dai cambiamenti climatici.

Il forum di Bangkok è stato moderato dalla presentatrice di Al Jazeera English news, Veronica Pedrosa. Ed ha visto la parteciopazionone dfi multinazionali come HSBC, Ericsson, Infosys e CP Foods, mentre per le Organizzazioni non governative hanno parlato Sunita Narian, direttrice del Centre for science and environment dell´India e Atiq Rahman, direttore del Bangladesh centre for advanced studies.

Aprendo il forum, il segretario di Escap, Noeleen Heyzer, ha detto: «Penso che siamo venuti qui oggi spinti in qualche modo da una suggestione innovativa, ma voglio sottolineare che la discussione non può fermarsi qui. E´ necessario continuare ad approfondire per arrivare a fare proposte su basi pratiche, a livello nazionale, regionale e globale».

Heyzer ha anche sollecitato la creazione di un Asia-Pacific business network che si occupi di come affrontare efficacemente il cambiamento climatico nella regione. Comunque il dibattito è girato intorno ad alcune domande cruciali: Come si può promuovere il finanziamento per l´adattamento ai cambiamenti climatici nella regione? Quale è l´impatto positivo che gli investitori e donatori possono avere hanno nell´adattamento ai cambiamenti climatici nella regione? Quali sono i rischi e le opportunità connessi alle imprese, e come vengono affrontati dalle grandi imprese nella regione? Possono lavorare insieme come partner per lo sviluppo, pubblico e privato, investitori e imprese, per promuovere lo sviluppo sostenibile di fronte alla minaccia rappresentata dal cambiamento climatico?

I risultati del Asia-Pacific Business Forum 2009/Climate Game Change serviranno a preparare la conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si terrà in dicembre a Copenaghen per approvare il nuovo patto per il post Protocollo di Kyoto.

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