[21/01/2009] Energia

Risparmio ed efficienza energetica: concentrarsi su quello che possiamo fare subito

LIVORNO. Al World future energy summit che termina oggi ad Abu Dhabi si è tenuta una partecipata conferenza sull´efficienza ed il risparmio energetico che ha affrontato temi come la riduzione del gas flaring dei giacimenti di gas; la produzione di energia elettrica ad alta efficienza energetica; il ruolo delle imprese nello sviluppo sostenibile e nell´emergente mercato delle quote di carbonio. Il tutto nella condivisione della necessità di una maggiore efficienza energetica per raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 previsti dal Protocollo di Kyoto e del contenimento del riscaldamento globale.

Secondo Nic Frances (Nella foto), a capo della Cool NRG, «Il dibattito sull´efficienza energetica si concentra sul cosa bisognerà fare entro 20 o 25 anni, per esempio: centrali nucleari o impianti eolici. Invece, dobbiamo concentrarci su ciò che possiamo fare ora. Questo non vuol dire che queste discussioni non siano importanti. Sono essenziali, ma ci sono cose per l´efficienza energetica possiamo fare subito. Pensate a quello che la gente può fare nelle proprie case: possono cambiare le loro lampadine sostituendole con quelle ad alta efficienza energetica. Possono mettere materiali isolanti nei loro tetti».

Anche per Stigson Bjorn, presidente del World Business Council, «Le attuali tendenze non sono sostenibili. Metà della quota di riduzione delle emissioni dovrà provenire dal risparmio e dall´efficienza energetica. Al World Business Council abbiamo coniato uno slogano per l´eco-efficienza: è "fare di più con meno". Le aziende che utilizzano risorse scarse in modo efficiente saranno in una posizione di vantaggio quando la recessione sarà finita. Comincia da qui la terza rivoluzione industriale. Se vogliamo ridurre le emissioni del 50% entro il 2050, ci troveremo di fronte ad un mondo completamente diverso. Per raggiungere questo obiettivo i governi e le industrie devono lavorare insieme, altrimenti non funzionerà. Le imprese non avranno successo in una società che non funziona».

Il dibattito ha affrontato i temi spinosi del carbon market e del Clean development mechanism (Cdm), e Nic Frances ha detto che «il mercato del carbonio dovrebbe includere il risparmio energetico delle famiglie, perché questo consentirebbe di finanziare programmi per l´efficienza energetica che riguardano la massa dei consumatori». Frances ha fatto l´esempio di un progetto che la Cool NRG sta cercando di realizzare in Messico: si tratta di donare 4 lampade ad alta efficienza energetica ad ognuna dei 30 milioni di famiglie messicane, «La riduzione dei costi sarebbe fenomenale – spiega Frances - Le famiglie risparmieranno sulle loro bollette, il governo potrebbe risparmiare denaro in quanto sarebbe in grado di ridurre in modo significativo il contributo per l´energia elettrica, nonché di eliminare la necessità di costruire una centrale nucleare. Non solo il ci sarebbe risparmio di costi significativi ma, naturalmente, questo comporterebbe anche la riduzione delle emissioni. E possiamo farlo ora».

Il vice-presidente della Deutsche Bank, Caio Koch-Wesser, ha sostenuto che è necessaria una nuova "global architecture" per il mercato del carbonio: «È importante, abbiamo bisogno di fissare un prezzo per il carbonio e un prezzo per l´energia». Per Bjorn «Da solo il meccanismo di mercato non può condurre all´efficienza energetica, c’è bisogno di regole, di norme per cose come elettrodomestici, automobili ed edifici. Abbiamo bisogno di "big sticks" e ne abbiamo bisogno al più presto, se vogliamo raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni».

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