[19/01/2009] Energia

Gas, accordo Russia–Ucraina: «Gli osservatori Ue non servono più»

LIVORNO. Gli accordi firmati oggi da Vladimir Putin e dalla premier ucraina Julija Tymošenko eliminano gli intermediari dalle relazioni gasiere tra Mosca e Kiev. Kiev potrà acquistare il gas russo con uno sconto del 20% rispetto al prezzo Ue, a condizione che le tariffe di transito restino quelle del 2008, nel 2010 i due Paesi passeranno al prezzo "europeo". La guerra del gas sembra finita davvero con l´estromissione degli europei dalla partita: «Le strutture intermediarie di ogni genere sono totalmente escluse dallo schema di regolamento del gas – ha annunciato Putin – ornai l´insieme della catena gasiera deve diventare assolutamente trasparente e prevedibile». La sensazione è che Putin abbia usato le pressioni europee per piegare l´Ucraina ed abbia scelto la Tymošenko come alleato affidabile per il futuro delle relazioni con Kiev, puntando probabilmente ad un governo tra lei e il partito delle regioni filo-russo.

Gazprom ha immediatamente ricevuto l´ordine di avviare il transito di gas attraverso l´Ucraina per l´Europa e lungo tutti i percorsi delle tubazioni. Gazprom e Naftogaz Ukraina hanno firmato un contratto decennale (2009 – 2019), «Si tratta di un contratto a lungo termine, previsto su 10 anni, uguale al secondo contratto di transito del gas russo ai consumatori europei, anch´esso calcolato secondo la formula europea e previsto per 10 anni. Non è più necessario controllare il transito di gas russo verso l´Europa via Ucraina. Non abbiamo più bisogno del meccanismo di controllo del transito».

Poi Putin ha preso atto con magnanimità della resa ucraina: La Russia appoggerà l´Ucraina nell´attuale difficile situazione economica. Faremo tutto per appoggiare l´Ucraina in questo periodo assai difficile che attraversa l´economia mondiale». Putin ha invitato la Commissione europea a contribuire alla formalizzazione giuridica dell´intesa con Kiev.

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