[19/01/2009] Parchi

La Provincia di Lucca guarda allo sviluppo sostenibile della montagna

LUCCA. Quelli montani sono senza dubbio territori svantaggiati per quanto riguarda mobilità e servizi, ma hanno d’altro canto alta potenzialità dal punto di vista turistico e delle produzioni tipiche, proprio grazie all’elevata qualità biologico-naturalistica dei territori stessi che vanno per questo salvaguardati. Un’attenzione particolare alla parte del territorio montano di sua competenza, è rivolta dalla provincia di Lucca, che con la collaborazione delle Comunità montane della Mediavalle, della Garfagnana e l’Unione di comuni della Versilia, attiverà iniziative specifiche per promuovere interventi destinati alla manutenzione e al miglioramento dello stato dei boschi e dei pascoli.

Le amministrazioni locali stanno predisponendo per i prossimi mesi un programma che ha l’obiettivo di attivare risorse finanziarie da destinare alle popolazioni che vivono in queste aree, e che direttamente da questi territori traggono il loro reddito contribuendo nello stesso tempo alla loro conservazione. «La presenza dell’uomo in queste aree – sottolinea l’assessore provinciale Emiliano Favilla - è una garanzia per il fondovalle e ciò è stato dimostrato dal recente passato, caratterizzato da piogge prolungate nel tempo, che hanno messo a dura prova la tenuta della rete idraulica minore. Il presidio umano di queste aree favorisce un’immediata identificazione dei problemi di stabilità che, attraverso interventi mirati e tempestivi, possono limitare o evitare danni molto più consistenti».

«L’obiettivo- conclude Favilla- è di aiutare le attività economiche in zone montane cercando di garantire la rinnovabilità delle risorse naturali utilizzate come il bosco e il pascolo».

Dall’amministrazione provinciale informano che il confronto è iniziato con gli operatori economici che hanno i loro interessi nelle risorse pascolo e bosco come allevatori, boscaioli, castanicoltori per esaminare le richieste da inserire nell’ambito delle azioni da intraprendere, anche in funzione di possibili aiuti dell’Unione Europea reperibili tramite la Regione Toscana attraverso il Piano di sviluppo rurale e il Gal Garfagnana.

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