[16/01/2009] Energia

La trasparenza invisibile del nucleare francese: non applica le direttive di sicurezza?

LIVORNO. Se quello che ha denunciato il 12 gennaio (senza ancora aver ricevuto risposta) la rete ambientalista francese "Sortir du nucléaire" si rivelerà vero, il nucleare francese sarebbe davanti all´ennesimo scandalo. Secondo gli antinucleari, tutte le centrali nucleari francesi agirebbero in assenza delle necessarie autorizzazioni, avendo sospeso o rifiutato quattro decisioni dell´Autorité de sûreté nucléaire (Asn) datate 16 dicembre 2008 e che gli ambientalisti definiscono «trasparenza invisibile».

Tutte le centrali e i laboratori nucleari, compreso il Superphenix in corso di smantellamento a Creys-Malville, hanno rifiutato di applicare la misure Asn per l´acqua e per i filtri per l´aria; quelle di Belleville (Cher), Blayais (Gironde), Cattenom (Moselle), Civaux (Vienne), Chinon (Indre-et Loire), Cruas (Ardèche), Flamanville (Manche), Golfech (Tarn-et-Garonne), Gravelines (Nord), Nogent-sur-Seine (Aube), Paluel (Seine-Maritime), Penly (Seine-Maritime), Saint Alban (Isère), Saint Laurent (Loir-et-Cher), Tricastin (Drôme), ainsi que Creys-Malville (Isère) hanno rifiutato anche di sottoscrivere i limiti per il tritio nell´aria.

"Sortir du nucléaire" si dece stupefatta «del silenzio totale dell´Asn a proposito delle sue stesse decisioni che, per la loro importanza, meriterebbero al contrario la più grande pubblicità. E quinti pertanto si pongono questioni gravi. Le autorità francesi devono rispondere urgentemente».

Gli antinucleari hanno scritto una lettera-denuncia al ministro dell´ecologia e dell´energia Jean-Louis Borloo per chiedergli: chi controlla i laboratori e le centrali nucleari Edf che non rispettano le direttive? Perché queste centrali non vengono immediatamente fermate? Quali sono le défaillances di laboratori e centrali nucleari Edf, e da quanto esistono? Quale può essere l´ampiezza degli scarichi effettuati da anni dalle centrali nucleari oltre il limite legale, che è già molto permissivo? Come possono i cittadini francesi fare affidamento sui responsabili di una industria così pericolosa e che si dimostra incapace di misurare i suoi residui radioattivi rilasciati nell´ambiente?

«E´ già schoccante che, in Francia, siano gli stessi operatori, in questo caso l´Edf, ad effettuare la sorveglianza ambientale intorno ai loro impianti nucleari: è legittimo non fidarsi dell´industria nucleare che è abituata a nascondere o mascherare la verità – scrivono gli ambientalisti – Ma la situazione è in realtà ancora più intollerabile perché i controlli operati da Edf sono carenti e permettono probabilmente degli scariche radioattivi superiori ai limiti legali, già fortemente permissivi. Una volta di più, l´industria nucleare din mostra di essere molto lontano dall´essere irreprensibile, quando le conseguenze e i rischi che fa pesare sull´ambiente e la salute delle popolazioni sono incommensurabili ed incomparabili a tutti gli altri».
Per ora non è arrivata nessuna risposta.

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