[16/01/2009] Comunicati

L´embargo groviera all´Iran e il petrolio cinese

LIVORNO. L´embargo contro l´Iran non è una cosa seria, assomiglia più ad una forma di groviera ed anche i membri del Gruppo dei 6 che lo hanno chiesto si infilano dentro i buchi per mangiare il formaggio.

La Russia non ha mai rispettato l´embargo, fornendo addirittura materiale nucleare per far andare le centrali nucleari che si sarebbero volute fermare, oggi l´agenzia ufficiale della Repubblica Islamica, Irna, annuncia che un altro membro del Consiglio di sicurezza dell´Onu, la Cina, ha firmato con l´Iran un contratto da 1,76 miliardi di dollari per lo sviluppo iniziale del campo petrolifero di Azadegan Nord (nella foto), nella provincia occidentale del Khuzestan, che secondo l´Irna ha riserve stimate in 6 miliardi di barili di petrolio e che dovrebbe arrivare ad una capacità produttiva giornaliera di 75.000 barili per 25 anni.

Il contratto è stato sottoscritto dalla China national petroleum corporation (Cnpc) e dalla National iranian oil company (Nioc).
Da Pechino conferma Jiang Yu, la portavoce del ministero degli esteri: «La cooperazione commerciale sino-iraniana in campo petrolifero contribuisce a stabilizzare il mercato petrolifero attuale. La Cina e l´Iran godono di relazioni normali in materia di cooperazione energetica. Le compagnie petrolifere dei due Paesi conducono una cooperazione commerciale in campo petrolifero nel quadro dell´economia di mercato e del principio dell´uguaglianza e dei vantaggi».

Eppure l´embargo nasceva proprio da questioni energetiche e puntava ad impedire all´Iran le normali relazioni economiche che Pechino (che lo ha chiesto e votato) rivendica oggi.

Ha quindi buon gioco il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad a rivolgersi direttamente al neo-presidente Usa Obama per dirgli che «La nuova amministrazione americana dovrà almeno cambiare i suoi interventi negli affari internazionali e la sua diplomazia nei riguardi dell´Iran».

Per Ahmadinejad «Negli ultimi 30 anni, l´amministrazione americana ha preso una posizione ostile verso l´Iran, Se vogliono migliorare le relazioni tra Stati Uniti ed Iran, devono cambiare. L´intervento americano deve essere contenuto nel territorio americano. Il Medio Oriente e altre parti del mondo non ne hanno bisogno».

A sentirlo sembra che l´embargo lo abbia messo lui agli Stati Uniti.

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