[09/05/2006] Urbanistica

La spiaggia di Cala dei Frati e il sentiero scomparso

PORTOFERRAIO (Livorno). Il dossier "mare in gabbia" di Legambiente sulle spiagge elbane inaccessibili inizia sempre con Cala dei Frati, una magnifica spiaggia vicina alle frequentatissime Ghiaie, accanto al centro abitato, che è diventata inaccessibile con la chiusura del sentiero di accesso da parte dei privati. Una situazione che non si è sbloccata nonostante ne abbiano parlato stampa nazionale, Rai e Mediaste e nemmeno dopo il clamoroso blitz di Goletta verde di un paio di anni fa, durante il quale i volontari del cigno verde stesere sulla spiaggia un megastriscione con su scritto: “giù le mani dalla costa” (nella foto).

Ora interviene il comune di Portoferraio: «In relazione all’accessibilità della spiaggia di Cala dei Frati, allo stato attuale impedita se non lungo la battigia causando evidenti difficoltà – si legge in una nota - l´amministrazione comunale informa che gli uffici hanno svolto accertamenti finalizzati a verificare la sussistenza di eventuali passaggi pedonali tra via De Gasperi e la spiaggia. Allo stato delle ricerche, non è emersa alcuna evidenza che possa consentire di pervenire ad una conclusione in merito a questo utilissimo passaggio pedonale. E´ stata esaminata la cartografia storica (il cosiddetto “catasto leopoldino”) e quelle successive disponibili, ma niente lascia presupporre l´esistenza di un passaggio.
La ricerca non è comunque terminata in quanto saranno verificati ulteriori ed eventuali elementi, utili alla realizzazione del passaggio verso la spiaggia».

Una ricerca che non convince molto Legambiente: «Ci sono numerosissime testimonianze di portoferraiesi che dicono che si accedeva tranquillamente alla spiaggia attraverso un sentiero oggi chiuso da muri di proprietà private – dice Gian Lorenzo Anselmi, presidente del circolo locale – D’altronde un sentiero che arriva dalle ville alla spiaggia esiste ed è ben visibile, il vecchio sentiero era semplicemente la continuazione di quello».

Ma il sindaco Roberto Peria rassicura sulle intenzioni del comune: «Non ci arrendiamo sia per il valore in gioco che perché riteniamo che sia un segnale importante per la Città relativamente ad una questione che si trascina da anni».

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