[14/01/2009] Energia

Un ´nuovo´ combustibile nucleare sudafricano?

LIVORNO. L´azienda sudafricana Pebble Bed ha annunciato oggi di essere riuscita a mettere a punto «le particelle di uranio "ricoperte" di biossido che costituiscono l´elemento base dello sfruttamento di reattori nucleari ad alta temperatura».

Il direttore della Pebble bed modular reactor (Pbmr), Jaco Kriek, ha detto che ««Le particelle sono state inviate a un laboratorio degli Stati Uniti per subire dei test d´irradiazione. Abbiamo condotto degli importanti lavori di sviluppo e siamo convinti che le particelle "ricoperte" che siamo riusciti a produrre per i test apporteranno la prova e l´assicurazione che il Pbmr sarà presto e bene il reattore più sicuro al mondo per la produzione di calore industriale e di elettricità e che permetterà un buon numero di applicazioni connesse».

La produzione di combustibile nucleare è l´aspetto centrale all´interno della partecipazione dei sudafricani nel consorzio diretto dalla Westinghouse che ha ottenuto nel 2006 un contratto dal ministero Usa dell´energia che ha l´obiettivo di utilizzare la tecnologia Pbmr come fonte di calore per produrre idrogeno non derivato dal carbone.

Il Sudafrica che, dopo aver chiesto un piano ai francesi per realizzare nuove centrali nucleari che lo aveva cassato per mancanza di fondi, ora lancia questa nuova scoperta autoctona di combustibile nucleare "supersicuro" e Kriek è convinto che «Il fatto di essere riusciti a mettere a punto il combustibile darà all´impresa una grande credibilità per partecipare al progetto di reattore di ultima generazione negli Stati Uniti».

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