[09/05/2006] Energia

Della Seta: «Un solo rigassificatore e riconversione delle centrali»

ROMA. Il presidente nazionale di Legambiente Roberto Della Seta e quello regionale Piero Baronti, sono intervenuti sulla vicenda rigassificatori, affermando che in Toscana un impianto va fatto. A Roberto della Seta (nella foto) chiediamo allora quale dei due, l´Olt o Rosignano?
«Quale dei due è del tutto prematuro. Io credo che non competa totalmente a un’associazione ambientalista decidere la localizzazione. Ci sono due progetti, uno è largamente avanzato, quello della Olt di Livorno, l’altro è ancora in una fase preliminare. In linea generale io penso che ci siano pro e contro per entrambi. Per esempio l’Olt ha come contro quello di essere realizzato con tecnologia molto sperimentale, e con una taglia più piccola degli 8 miliardi di metri cubi standard, comportando così la necessità di qualche impianto in più nel resto del Paese. Inoltre qualche dubbio lo pone anche l’assetto proprietario che sta dietro il progetto Olt e che appare un po’ raccogliticcio, senza un grosso consorzio industriale alle spalle. I pro dell’impianto livornese è che stando in mezzo al mare si minimizza l’impatto ambientale e il rischio per la comunità, perché sostenere che un’eventuale esplosione sarebbe uguale a 50 bombe atomiche per me è fare del cabaret. Anche Rosignano pone diversi problemi, innanzitutto esiste un maggiore rischio di incidenti per la popolazione perché l’impianto sta a terra. Il pro è che far passare questo progetto sarebbe la strada per avviare forti compensazioni ambientali, visto che in quella zona c’è molto da bonificare e risanare. Quindi pro e contro per entrambi i progetti, l’importante è che venga fatta una valutazione più rigorosa di quella fatta fino ad oggi».

Ad oggi un progetto è autorizzato e all´altro la Regione ha detto no. Pensa che le cose possano essere lasciate così, oppure va ribaltata la situazione?
«Chiediamo a tutti i livelli istituzionali di fare il loro mestiere e di farlo bene. E pretendiamo che nel momento in cui venisse approvato uno dei due, venga immediatamente scartata la possibilità di fare il secondo. Due rigassificatori a pochi chilometri l’uno dell’altro è assolutamente insensato, mentre è realistico e ragionevole pensare che la Toscana possa ospitare un impianto».

Si dice quantomeno che siano riconvertite le centrali. Quindi se non ci sarà riconversione voi siete contrari a qualsiasi ipotesi.
«Pensiamo che abbia senso rinforzare l’approvvigionamento del gas se questo serve a ridurre l’utilizzo del carbone e dell’olio combustile. Si tratta di una buona compensazione ambientale. Se si realizza un impianto del genere credo quindi che sia legittimo pretendere un segnale in tal senso.
Ma questo è un compito della politica, quindi la Regione dove essere più decisa e pretendere la riconversione e lo devono essere anche le forze politiche come i Verdi che stanno dentro la giunta».

Torna all'archivio